Izs vince bando europeo per lotta a 'Rift Valley Fever'

Abruzzo
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Soddisfatto il presidente della Regione Marsilio

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(ANSA) - PESCARA, 12 AGO - Importante riconoscimento internazionale per l'Istituto Zooprofilattico di Teramo, designato Laboratorio di Riferimento dell'Unione Europea per il controllo della malattia infettiva conosciuta come 'Rift Valley Fever', segnalata per la prima volta nel 1931 nella grande Vallata del Rift, in Kenya, importante zoonosi trasmessa dalle zanzare che colpisce animali come bufali, cammelli, bovini, capre e pecore e anche l'uomo.
    "Siamo molto orgogliosi della qualità della ricerca scientifica che si porta avanti nel nostro territorio - ha detto in conferenza stampa a Pescara il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio - Pochi giorni fa presentammo un complesso di progetti di cui anche l'Izs era protagonista e partner. Oggi parliamo invece di questo importante riconoscimento internazionale di grande importanza. Vorrei sottolineare che l'Izs ha vinto un bando internazionale dopo essersi confrontato con le più alte realtà della stessa tipologia che operano e sono presenti in Italia e in Europa, strappando questa brillante vittoria che consentirà di avere nei prossimi anni a Teramo un centro di riferimento e un centro di ricerca per questa malattia che colpisce gli animali, che è presente in Africa e sta risalendo il territorio africano fino ad arrivare sulle coste tunisine e dunque del Mediterraneo. Noi grazie all'Izs cercheremo di farci trovare pronti e fare in modo di contrastare nel modo più efficace possibile questa malattia".
    "Oggi - ha dichiarato Nicola D'Alterio, direttore generale Izs Abruzzo e Molise - entriamo nel novero di quei pochi laboratori a livello internazionale che studieranno e lavoreranno sulla Rift Valley Fever, malattia virale che colpisce animali e può essere trasmessa anche all'uomo. Si trasmette sia per contatto diretto sia attraverso le zanzare, ed è nata nel 1931 in Kenya e oggi sta risalendo il continente ed è arrivata fino in Tunisia, Libia e Turchia, per questo l'Ue ha deciso di fare un concorso fra i laboratori europei. La Ue ci ha dato 300mila euro per coordinare tutti i laboratori europei nella lotta alla malattia e nella sorveglianza della stessa, nel momento in cui, speriamo di no, arrivi nel nostro continente".
    (ANSA).
   

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