Vitality in Univaq, progetto economia diffusa Centro Italia

Abruzzo

Progetto Hamu con 9 atenei e 190 imprese private, fondi Pnr

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(ANSA) - L'AQUILA, 28 LUG - "Vitality - Ecositema di innovazione, digitalizzazione e sostenibilità per l'economia diffusa nell'Italia Centrale Abruzzo, Marche e Umbria insieme".
    è il titolo del progetto che cambia dinamiche tra mondo accademico e mondo produttivo, realizzato con la linea di finanziamento del Piano Nazionale della Ricerca (PNR) misura 4 (istruzione e ricerca) con molti riferimenti ad altri ambiti come coesione e inclusione. ll progetto, presentato stamattina nel palazzo dell'Emiciclo all'Aquila, è sviluppato da HAMU, l'Hub interregionale di Abruzzo Marche Umbria, con 9 università coinvolte 4 tra enti pubblici ed enti pubblici di ricerca. 10 imprese private. Il finanziamento concesso: 116milioni euro circa. Università dell'Aquila, Chieti e Pescara, Teramo, Urbino Carlo Bo del Molise, di Camerino, di Macerata, Politecnica delle Marche. Gran Sasso Science Institute, Consiglio Nazionale delle Ricerche COSMOB, Croce Rossa Italiana, Dompé farmaceutici SpA Fondazione Bruno Kessler, Graphene Company, INRCA, Istituto Nazionale di Astrofisica, Istituto zooprofilattico di Teramo, Meccano, Novamont SpA, PTP, Synergo Group, Thales Alenia Space, Italia SpA.
    La linea prioritaria dell'ecosistema è: innovazione, digitalizzazione e sostenibilità per l'economia diffusa nel centro Itali territori accomunati da caratteristiche socio-economiche, urbane e territoriali simili (bassa densità di popolazione, significativo valore storico, ambientale e paesaggistico; settore produttivo costituito prevalentemente da piccole e medie imprese). Soluzioni innovative per aumentare la copertura dei servizi, migliorare la qualità, la sicurezza e la sostenibilità dei sistemi produttivi, delle amministrazioni pubbliche e delle condizioni di vita e di lavoro sono fondamentali per sfruttare pienamente il potenziale di sviluppo dei sistemi produttivi locali. Lo sviluppo innovativo del territorio, le innovazioni comprenderanno tecnologie digitali, scienze dei materiali e nanotecnologie, ingegneria, architettura e design, fisica, tecnologie energetiche, scienze mediche e biotecnologie, ingegneria biomedica, scienze psicosociali e della comunicazione.
    Tra gli ambiti di utilizzo della ricerca: sistema casa e arredamento, l'architettura e il design, la meccanica automobilistica, navale e aerospaziale, l'agricoltura e l'alimentazione, i settori produttivi e i servizi legati alla cultura e alla formazione, salute della persona, all'assistenza e all'inclusione sociale, fino al settore dei servizi e del turismo impegnato nella trasformazione digitale. (ANSA).
   

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