Restaurata e collocata su una base antisismica
(ANSA) - L'AQUILA, 30 MAG - Era stata trasportata fuori dalla basilica di Santa Maria di Collemaggio all'Aquila all'indomani del sisma del 6 aprile 2009, è stata poi restaurata e finora conservata nel Museo Nazionale d'Abruzzo. Ora la statua della Madonna con bambino attribuita a Saturnino Gatti (1463-1518) è tornata al suo posto. Il sindaco Pierluigi Biondi, la Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio (Abap) per le province di L'Aquila e Teramo Cristina Collettini, e la direttrice delegata del Munda Federica Zalabra, hanno effettuato l'ultimo sopralluogo a conclusione delle operazioni di posizionamento della statua su una base antisismica finanziata dal Comune, all'interno della nicchia nell'altare destro del transetto. "Si tratta - ha detto Biondi - di uno dei simboli della nostra città, un'opera che rappresenta il carattere degli aquilani, convinti, oggi più che mai, che nessuna calamità possa mai distruggerne lo spirito indomito. È con grande gioia che la comunità si riappropria di un altro dei suoi simboli identitari".
Il restauro, promosso e finanziato dal Munda, ha visto la rimozione di vernici e ritocchi alterati e la stuccatura di fessure e fenditure della terracotta. "In questi anni - ha detto Zalabra - il museo è stato il luogo di conservazione e valorizzazione della Madonna di Collemaggio. Nelle nostre sale ha trovato un approdo fatto di cura, sicurezza e fruizione; siamo ora felici di restituirla in perfette condizioni alla comunità".
Le attività propedeutiche al complesso intervento di ricollocamento sono state coordinate dalla Soprintendenza e dal Munda, mentre le complesse fasi di ricollocamento sono state seguite dai tecnici del Comune dell'Aquila, sotto la sorveglianza dei funzionari della Soprintendenza. "Il ritorno della statua della Madonna con bambino a Collemaggio rappresenta un ulteriore tassello per la ricostruzione della città e del cratere sismico - ha detto la Soprintendente Collettini - che testimonia la proficua e costante collaborazione tra gli Istituti periferici del ministero della Cultura e Amministrazione comunale". (ANSA).