Reddito di cittadinanza, Gdf Pescara scova sei 'furbetti'

Abruzzo

Danno alle casse dello Stato stimato in 50 mila euro

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(ANSA) - PESCARA, 04 MAG - Nell'ambito dell'indagine "Parassita" sei persone sono state denunciate dalla Guardia di Finanza tra Pescara e Popoli per aver ricevuto l'assegno mensile del reddito di cittadinanza senza averne i requisiti. Tra loro c'è chi, all'atto della domanda di accesso al sussidio, o non ha le carte in regola per la residenza oppure, già condannato per truffa, rapina e ruberie in abitazione, non certifica che un familiare a carico è agli arresti domiciliari per furto. Il danno alle casse dello Stato ammonta a quasi 50 mila euro. Gli indagati, scoperti dai finanzieri in collaborazione con l'Inps, sono stati deferiti alla Autorità Giudiziaria per avere reso dichiarazioni attestanti cose non vere e omesso informazioni dovute al fine di ricevere illecitamente l'indennizzo, mettendo a segno, in un anno e mezzo, una frode di migliaia di euro.
    Soldi pubblici, per il recupero dei quali sono stati richiesti il sequestro preventivo e l'immediata revoca del beneficio.
    "Seguendo gli indicatori di rischio rilevanti in quest'ambito, che scaturiscono dall'attenta osservazione del territorio e dall'analisi d'intelligence: è così - ha spiegato il colonnello Antonio Caputo, comandante provinciale della Finanza di Pescara - che scattano controlli mirati e chirurgici per scovare chi sfrutta indebitamente il reddito di cittadinanza. È per questo che la mega-indagine 'Parassita', avviata da mesi, proseguirà senza sosta su tutto il territorio della provincia di Pescara". (ANSA).
   

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