Sanità:a Pescara 'Rezum' per trattare ipertrofia prostatica

Abruzzo

Trattamento non chirurgico con energia termica e vapore acqueo

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(ANSA) - PESCARA, 11 APR - Buone notizie per gli uomini che soffrono di ipertrofia prostatica: presso l'ospedale di Pescara è disponibile il nuovo trattamento non chirurgico - denominato 'Rezum' - che impiega solo energia termica e vapore acqueo per sconfiggere la patologia. La struttura pescarese, che opera in un'area di 300 mila abitanti, è la prima nella regione a disporre della nuova procedura. Ad annunciarlo in conferenza stampa, tra gli altri, il direttore generale della Asl, Vincenzo Ciamponi, e il direttore Uoc Urologia, Roberto Renzetti.
    L'ipertrofia prostatica è stata diagnosticata nel 2020 a oltre 7 milioni di uomini italiani; peggiora nel tempo e, se non adeguatamente trattata, può provocare danni permanenti alla vescica. "Per questo - commenta il dottor Renzetti - siamo molto felici di avere introdotto, per primi in Abruzzo, la procedura Rezum, innovativa e minimamente invasiva che consente di trattare efficacemente un problema serio e molto diffuso. E siamo orgogliosi di erogare il trattamento in regime di Servizio Sanitario Nazionale, consentendo a un numero elevato di pazienti di beneficiarne".
    "Il nuovo trattamento comporta solo una brevissima degenza e non ha alcuna controindicazione - aggiunge - prevedendo una anestesia locale o una blanda sedazione. Tramite un apposito dispositivo, il medico instilla nell'area che presenta l'ingrossamento, e dove la prostata è ostruita dal tessuto in eccesso, energia termica sotto forma di vapore acqueo a 103 gradi. Ogni instillazione dura al massimo 9 secondi e il numero di trattamenti viene stabilito dall'urologo in base alle condizioni e alle dimensioni dell'adenoma prostatico. Le cellule raggiunte dal getto di vapore si denaturano e consentono la rimozione del tessuto in eccesso. Il sistema non ha effetti collaterali: preserva appieno la funzione urinaria e non genera fenomeni di incontinenza neppure temporanei. Inoltre, non presenta alcuna controindicazione per la sfera sessuale preservando intatte sia la funzione erettile, sia la eiaculazione e consente al paziente di riprendere rapidamente le attività quotidiane. I primi risultati visibili si registrano dopo circa un mese, alleviando in misura significativa i disturbi causati dalla patologia". (ANSA).
   

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