'Impegno quotidiano per evitare che fatti si ripetano'
(ANSA) - L'AQUILA, 23 GEN - "Onorare le vittime, rendergli omaggio senza mai dimenticare quanto successo perché la memoria generi cultura, conoscenza e alimenti riflessione; impegnarsi quotidianamente affinché tragedie simili non si ripetano".
È il messaggio dell'assessore regionale alle Aree interne Guido Liris nell'anniversario di una doppia tragedia, quella del monte Velino, che un anno fa vide perire quattro escursionisti - Tonino Durante, Gian Mauro Frabotta, Gianmarco Degni e Valeria Mella - e quella del Monte Cefalone, che lo stesso giorno nel 2017 vide un elicottero del 118 schiantarsi a Campo Felice, dove si era recato per soccorrere uno sciatore.
"Sul Velino, lo scorso anno, furono necessari 28 giorni per completare le operazioni di recupero delle vittime - ricorda l'assessore - ed oggi possiamo dire che quel dramma non è avvenuto invano, considerando che, oltre a infondere una maggiore consapevolezza e sensibilità nei confronti della sicurezza in montagna per chi amministra, ha impresso un'accelerazione nell'approvazione, da parte della Regione, della Carta di localizzazione dei pericoli da valanga, contenente l'individuazione delle aree che presentano pericoli potenziali".
"Seguii personalmente, sul posto, i soccorsi e ricordo che gli imprevisti non mancarono, come quando il gatto delle nevi precipitò dall'elicottero che lo trasportava - aggiunge Liris - eravamo davanti a uno scenario drammatico, per certi versi inedito, in un territorio impervio. È stata un'esperienza dalla quale l'intera macchina dei soccorsi ha tratto degli insegnamenti ed è questo, a posteriori, quello che deve restare impresso nella memoria di tutti gli attori coinvolti, affinché il sacrificio di quelle vite non sia vano".
"In occasione di una ricorrenza tanto triste, da medico prima ancora che da rappresentante delle istituzioni - aggiunge - non posso poi non ricordare la tragica fine del dottor Valter Bucci e dell'infermiere Giuseppe Serpetti, sanitari del 118 dell'ospedale dell'Aquila, che insieme al tecnico di bordo Mario Matrella, al tecnico del Soccorso alpino Davide De Carolis, al pilota Gianmarco Zavoli, e al paziente soccorso, Ettore Palanca, persero la vita nello schianto dell'elicottero sul Monte Cefalone". (ANSA).