A/24-A/25:D'Annuntiis, da Mef nessuna certezza su tariffe

Abruzzo

"C'è proposta per sterilizzazione 3-4 mesi,siamo insoddisfatti'

(ANSA) - PESCARA, 13 DIC - "Insieme ai rappresentanti dei sindaci delle regioni Abruzzo e Lazio, coordinati dal Sindaco di Carsoli Velia Nazzarro, abbiamo incontrato il vice capo di gabinetto del Ministero Mobilità Sostenibile Caselli e il direttore generale per le strade e autostrade Morisco: a parte la cordialità dell'incontro non è stata data alcuna assicurazione sulla sterilizzazione delle tariffe e sulle problematiche che interessano il Piano Economico e Finanziario e la sicurezza dell'Autostrada dei Parchi". Ad annunciarlo è il sottosegretario alla presidenza della Regione Abruzzo, Umberto D'Annuntiis.
    "L'avvocato Caselli - ha spiegato D'Annuntiis - ha comunicato che c'è una proposta del Ministero Economia e Finanze che prevede la sterilizzazione delle tariffe per un periodo di 3/4 mesi massimo. Abbiamo rappresentato l'insoddisfazione nei confronti di questa proposta, che non risolve la problematica esistente ma soprattutto lascia un intero territorio nell'incertezza. Abbiamo, quindi, chiesto che la sterilizzazione delle tariffe abbia almeno la durata temporale di un anno e possa decadere solo in seguito all'approvazione del nuovo PEF che, ricordo, è stato affidata ad un Commissario".
    Secondo il sottosegretario alla presidenza della Regione Abruzzo "serve una iniziativa forte del Governo per la soluzione dei problemi e dei contenziosi esistenti tra Stato e concessionario, una soluzione che tenga conto del primario interesse pubblico". "La questione abruzzese delle tariffe autostradali - ha sottolineato - non può essere paragonata a quella rappresentata in altre regioni per la peculiarità della nostra autostrada, ritenuta strategica per i collegamenti est-ovest del nostro paese. Adesso auspichiamo che i parlamentari abruzzesi, in concorso con quelli laziali, facciano in modo che nella Finanziaria in corso di approvazione il Governo e il Parlamento trovino le risorse necessarie al fine di evitare che a pagare siano sempre i nostri concittadini e le nostre imprese". (ANSA).
   

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