Crisi idrica: Adoc, necessaria una politica regionale

Abruzzo

'Senza una gestione industriale i problemi rimarranno irrisolti'

(ANSA) - PESCARA, 05 NOV - Subito una politica regionale a sostegno dell'ammodernamento dell'infrastruttura idrica e una politica gestionale industriale e consortile dell'intera rete idrica regionale: a chiederlo è Monica Di Cola, presidente Adoc Abruzzo, l'associazione dei consumatori della Uil, che interviene sul tema della carenza idrica anche alla luce dell'ultimo consiglio comunale straordinario a Pescara sull'argomento.
    "Nella riunione dell'assise civica - racconta l'avvocato Michela Giannone, legale di Adoc, che ha partecipato alla seduta - è emerso come la crisi idrica si sia aggravata di recente per l'aumento del consumo dell'acqua causato dalla pandemia (+20%) e per la riduzione delle piogge (-30%), ma un altro determinante fattore che incide sui disservizi rimane il pessimo stato manutentivo in cui versano le reti idriche. Aca afferma di aver ereditato il patrimonio idrico attualmente gestito, dai Comuni e da altri enti, in uno stato già compromesso".
    "Le cattive condizioni di manutenzione delle reti, secondo Aca, sono state favorite anche dall'eccessiva pressione con cui l'acqua arrivava in precedenza nelle tubature. In questo panorama di difficoltà - prosegue Giannone - Aca si dichiara costretta ad effettuare in alcuni casi le riduzioni della fornitura e prospetta come necessaria e risolutiva, per i cittadini che subiscono disservizi con la fornitura dell'acqua, l'installazione di autoclavi. La cittadinanza presente in aula, tuttavia, ha lamentato come quella che viene definita 'riduzione' si traduca in una intollerabile interruzione: in tanti hanno lamentato l'assenza di acqua nelle proprie case dalle 7 alle 22 da cinque mesi. Colpisce, inoltre, come contrariamente a quanto sostenuto dall'Aca, molti cittadini che subiscono queste interruzioni siano dotati di autoclavi, che, pertanto, non sono in grado di risolvere sempre le difficoltà legate alla fornitura di acqua".
    Secondo la presidente regionale Adoc, Monica Di Cola "il problema del bene comune acqua purtroppo affligge altre aree dell'Abruzzo oltre Pescara. È evidente che non possiamo attribuire al clima ed alla pandemia un problema la cui causa principale è lo stato della rete, così come è impensabile che siano gli utenti a farne le spese. (ANSA).
   

L'Aquila: I più letti