La vertenza dell'azienda vestina preoccupa
(ANSA) - PESCARA, 01 MAG - Primo Maggio, Festa del Lavoro, con i sindacati regionali Cgil, Cisl e Uil che hanno scelto la città di Penne (Pescara) per rinnovare l'impegno verso le maestranze della Brioni che nei giorni scorsi aveva annunciato oltre 300 esuberi: presenti nei pressi dello stabilimento il segretario regionale Abruzzo-Molise Carmine Ranieri (Cgil), il segretario regionale Uil Michele Lombardo e Umberto Coccia (Cisl Pescara).
"Siamo molto preoccupati - ha spiegato Coccia - per l'annuncio di questi esuberi: è stato inaspettato anche se non neghiamo che la situazione sia difficile per via della pandemia.
Ma abbiamo notato però che nonostante tutto l'azienda è disponibile ad un confronto e per questo seguiremo due strade: la proroga degli ammortizzatori sociali Covid e la convocazione dei tavoli tecnici per far sì che l'impatto di questa situazione incida nel modo meno pesante possibile per i lavoratori che sono un pilastro dell'azienda".
"Oggi - ha sottolineato Ranieri - rimarchiano una situazione difficile. Non possiamo permetterci di desertificare la nostra regione per cui serve che le istituzioni si impegnino per garantire i posti di lavoro e allo stesso tempo rilanciare l'azienda. Non si può perdere neanche un posto di lavoro. Lo slogan del 1 maggio l'Italia sicura con il lavoro vuol dire che l'Italia può ripartire solo con il lavoro: bisogna che il Governo con il Recovery Plan metta in campo tutte le misure necessarie. Quella della Brioni è solo una delle tante vertenze in atto".
"Siamo preoccupati - ha detto Lombardo - per quello che sta accadendo in Abruzzo sul fronte del lavoro. Siamo al fianco dei lavoratori nell'ambito di questa vertenza. Gli ultimi dati ISTAT ci dicono che nel 2020 abbiamo perso oltre 11mila posti di lavoro e siamo sotto i 500mila occupati e ci allontaniamo da questo dato. Abbiamo il blocco dei licenziamenti che chiediamo che il Governo proroghi così come gli ammortizzatori sociali per Covid: alla Giunta regionale chiediamo di capire che il tessuto industriale abruzzese sta iniziando a soffrire facendo entrare in crisi anche aziende come la Brioni; bisogna capire quali strade seguire per trovare le soluzioni idonee ad evitare la perdita dei posti di lavoro". (ANSA).
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