(ANSA) - TERAMO, 24 FEB - "Chiediamo alla Popolare di Bari di non ridimensionare la presenza nel territorio teramano, e di riaprire ad un rapporto positivo con il mondo dell'impresa anche attraverso lo strumento dei confidi". Lo afferma il presidente della Cna provinciale, Bernardo Sofia, all'indomani del confronto cui era presente con il direttore provinciale Gloriano Lanciotti e che ha visto i vertici dell'istituto bancario pugliese confrontarsi con alcuni dei principali attori istituzionali locali: incontro al termine del quale sono state annunciate misure di ridimensionamento della Popolare, seppure seguendo criteri selettivi che non dovrebbero penalizzare - almeno sulla carta - il sistema economico locale e le famiglie risparmiatrici.
"Seguiamo da tempo con preoccupazione l'andamento della vicenda - dice - perché il passato recente è pieno di impegni non mantenuti, e di una caduta crescente dell'offerta di sportelli sul territorio». «Ma altrettanto a cuore - aggiunge Sofia - ci sta il problema del credito alle imprese: in una fase segnata da una drammatica caduta di liquidità provocata dalla pandemia, tra restrizioni, chiusure e limitazioni di attività, molte imprese a cominciare da quelle di dimensioni più ridotte sono a rischio collasso. Un rischio che può e deve essere scongiurato, facendo ricorso a tutti gli strumenti che assicurino un accesso al credito garantito attraverso gli strumenti messi a disposizione dallo Stato o dalla Regione. Ma anche attraverso il ruolo chiave dei confidi, strumenti cui soprattutto gli imprenditori più piccoli si rivolgono con fiducia per veder facilitare il loro rapporto con il sistema bancario». «E su questo - conclude - ci pare però ancora di intravvedere da parte dei vertici della Popolare dubbi e cautele eccessivi". (ANSA).