Foibe: danneggiata di nuovo corona deposta a Pescara

Abruzzo

Secondo episodio in pochi giorni, sconcerto sindaco Masci

(ANSA) - PESCARA, 16 FEB - Danneggiata a Pescara per la seconda volta in pochi giorni la corona in memoria degli infoibati e degli esuli. La scoperta è stata fatta stamani: la corona era stata ricomprata e riposizionata con una nuova cerimonia alla presenza del prefetto Giancarlo Di Vincenzo dopo il primo danneggiamento avvenuto nella notte tra l'11 e il 12 febbraio. Il sindaco Carlo Masci e il presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli hanno espresso sconcerto e condanna per il gesto ad opera di ignoti, informando dell'accaduto prefetto e questore. La corona d'alloro era stata deposta in occasione del Giorno del ricordo in piazza Martiri Giuliano Dalmati, in omaggio alle vittime delle foibe. 

Il sindaco di Pescara Carlo Masci e il presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli esprimono "profondo sdegno e incondizionata condanna per il vigliacco gesto che esprime la più becera distorsione politico-ideologica della storia, della verità e persino della pietà umana". "Quanto accaduto - aggiungono - dovrebbe far riflettere sulla profonda e inescusabile ignoranza e sull'inciviltà di chi offende il ricordo di migliaia di persone uccise dai partigiani comunisti di Tito e di coloro che, spinti dal terrore e dalle persecuzioni, dovettero abbandonare tutto ciò che avevano per ricostruirsi un futuro nella madrepatria". Il danneggiamento della corona d'alloro apposta davanti al monumento il 12 febbraio, ovvero il giorno dopo la distruzione di quella del Giorno del ricordo, "si inserisce - si legge in una nota del Comune - in una pervicace rifioritura negazionista sulle foibe e sull'esodo di 350.000 italiani, che trova terreno di coltura nelle frange più estreme e più ideologizzate, tanto marginali quanto rumorose". "L'Amministrazione comunale - concludono Masci e Antonelli - ha disposto l'immediata sostituzione della corona con una nuova, a dimostrazione che i valori della libertà e della democrazia applicati alla conoscenza della storia e al rispetto delle persone, sono sempre preminenti sull'intolleranza e sulla stupidità di pochi e isolati elementi, che si spera possano essere presto identificati e puniti".
   

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