Arta certifica,serve bonifica,necessario intervento magistratura
(ANSA) - PESCARA, 29 GEN - Wwf e Legambiente Abruzzo presenteranno un esposto alla Procura di Pescara per fermare l'inquinamento della mega discarica dei veleni Montedison di Bussi sul Tirino (Pescara) e far partire la bonifica. I rappresentanti delle due associazioni hanno spiegato la natura del provvedimento, illustrato dal loro legale Tommaso Navarra: "Noi chiediamo dopo 15 anni di interesse concreto e diretto che nell'area ci sia la bonifica con la sottrazione del materiale presente. Non è questione di chiusura o di fare un capping. Se è necessario un nuovo sequestro dell'area e l'affidamento dei lavori per tornare ad avere acqua e aria pulita con un intervento che risolva definitivamente il problema. Non entriamo nel profilo amministrativo della questione perché non spetta a noi ma chiediamo alla magistratura di riprendere le carte, come ha fatto meritoriamente in passato, e far sì che si possa arrivare ad un intervento risolutivo". "Gli ultimi dati dell'Arta - spiega Filomena Ricci delegato regionale del Wwf - ci dicono che la situazione di Bussi è ancora critica con la presenza di inquinanti e sostanze cancerogene come esacloroecano e cloruro di vinile nell'acqua e nell'aria e questo ci dice che gli abruzzesi non possono aspettare più la bonifica. La vicenda risale al 2007. Ora è arrivato il momento di intervenire per tutelare i cittadini perché non si può più aspettare. Il ministero, che ha una responsabilità, prima ha ritirato la gara in autotutela e poi fatto un ricorso al Consiglio di Stato contro il ricorso al Tar fatto dalla Regione e tutto questo rallenta le operazioni di bonifica. I fondi, ha detto il ministero, ci sono e allora non ci si può più fermare". Il delegato regionale di Legambiente Giuseppe Di Marco ha aggiunto che "bisogna uscire da questo stallo che è qualcosa di vergognoso. Non possiamo permetterci queste discussioni su carta bollata mentre ci sono due discariche che continuano ad inquinare e quindi bisogna intervenire rapidamente anche perché ci sono delle sentenze, e si è già pronunciato il TAR in questa direzione". (ANSA).