Masci, il ricordo divenga elemento identitario
(ANSA) - PESCARA, 31 AGO - Si è svolta questa sera presso la Sala Consigliare del Comune di Pescara - e non più, causa maltempo, in largo Chiola come previsto inizialmente - la cerimonia di commemorazione delle vittime dei bombardamenti sulla città di Pescara del 31 agosto del 1943. Una corona di alloro è stata deposta dal sindaco Carlo Masci, dal presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli e dal Prefetto vicario, Carlo Torlontano, in ricordo delle oltre duemila vittime. Presenti, oltre alle associazioni combattentistiche e d'arma con i loro gonfaloni, il presidente del Consiglio Regionale, Lorenzo Sospiri, il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Zaffiri. "Se è vero che la storia non assolve e non condanna, perché la storia spiega - sostiene il sindaco Carlo Masci - sta a noi che apparteniamo alle generazioni che si sono succedute dopo quegli eventi drammatici, trarre le conclusioni dal passato, affinché la commemorazione delle vittime di 77 anni fa non sia solo un appuntamento sul calendario, ma divenga davvero un elemento identitario. Per sapere dove andiamo non possiamo fare a meno di conoscere e tramandare da dove veniamo e chi siamo. Solo allora il ricordo dei caduti innocenti sotto le bombe del 31 agosto 1943 sarà non solo un doveroso atto d'omaggio ai pescaresi strappati alla vita e agli affetti, ma anche di consapevolezza, di maturità democratica, di rispetto della libertà e delle conquiste costituzionali che ogni giorno siamo chiamati a tutelare e difendere col nostro impegno e col nostro vivere civile: qui, nella Pescara risorta dalle macerie morali e materiali di una guerra perduta, che ha raccolto e spesso vinto le sfide del futuro. Ricordiamolo ogni volta che vediamo o citiamo la medaglia d'oro al merito civile concessa nel 2001 proprio per il martirio subìto nel 1943".