Indagine Confindustria Chieti-Pescara,
(ANSA) - PESCARA, 07 AGO - Anche durante il lockdown sono le donne ad aver pagato il prezzo più alto, in termini di stress e fatica, nella gestione del lavoro e della vita privata. E' uno dei dati rilevati dall'indagine psico-sociologica realizzata da Confindustria Chieti Pescara nell'ambito delle attività per la ripartenza delle imprese. Il campione preso in considerazione sul territorio di Pescara e Chieti si basa su 117 protocolli raccolti, di cui il 59% uomini e il 41% donne, nel periodo che va dal 29 maggio scorso al 20 giugno. Hanno risposto al questionario principalmente imprenditori (26.5%), impiegati amministrativi (21.4%), tecnici (12.8%), direttori del personale (4.3%) provenienti dal settore meccanico, dal terziario, dal settore servizi innovativi, edilizia, agroalimentare, moda, energia, chimica e ambiente.
"Con questo studio siamo entrati nel cuore delle attività per monitorare il benessere dei lavoratori e l'eventuale esposizione a rischi psico-sociali dovuti ai cambiamenti prodotti dall'emergenza Covid", spiega il presidente dell'Associazione degli industriali Silvano Pagliuca, "abbiamo costituito un gruppo tecnico-scientifico composto da professionisti di comprovata esperienza e coordinato dal Direttore generale Luigi Di Giosaffatte. L'equipe, che resterà a disposizione delle aziende fino a quando la situazione legata all'emergenza Covid-19 lo richiederà, è nata con l'intento di semplificare l'accesso alle procedure di riapertura e salvaguardare sicurezza e benessere psico-fisico dei lavoratori e delle fasce più a rischio come le lavoratrici. E nello stesso tempo, sostenere la produttività delle aziende, il cui management, come si evince dall'indagine, è all'altezza dei cambiamenti richiesti per far fronte al nuovo scenario". (ANSA).