Mascherine come cellulari, arrivano le cover

Abruzzo
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Progetto per bimbi,imprenditore registra marchio #andratuttobene

(ANSA) - PESCARA, 27 APR - Cover per mascherine, come quelle per i cellulari, per far sì che i bambini indossino più facilmente i dispositivi di protezione, tra disegni, meme, supereroi, bandiere e colori. "Proteggersi con il sorriso" è lo slogan del progetto lanciato da un giovane imprenditore abruzzese che per primo ha registrato il marchio #andratuttobene, uno degli hashtag dell'emergenza coronavirus. Nel giro di una settimana sono quasi diecimila gli ordini effettuati sullo store online. Trentasette anni, creativo, imprenditore immobiliare con trascorsi nel mondo della moda e della comunicazione, è il pescarese Alessio Sarra ad aver ideato il progetto, che coinvolge anche Stefano Esposto, operatore del settore moda, e Luca Gialluca, il quale, con le sue sarte, realizza materialmente le cover. "L'idea - racconta Sarra - è nata nelle prime 24ore di isolamento, mentre ero a casa con mia moglie e i nostri due figli. Ho immaginato quanto sarebbe stato difficile far indossare loro le mascherine. L'obiettivo è anche porre i bambini al centro del dibattito: in prospettiva, saranno le vere vittime di questa emergenza". La produzione avviene tra Silvi (Teramo) e San Giovanni Teatino (Chieti). Lavorazione sartoriale artigianale, materiali certificati, stampa fronte retro, ferretti per il fit del naso e mollette resistenti: le cover #andratuttobene sono totalmente 'made in Italy'. Studiate per adattarsi ad ogni genere di mascherina, sono lavabili e riutilizzabili. Disegni, slogan che ironizzano sul virus, bandiere, supereroi e colori delle squadre di calcio, le cover "rispecchiano gusti, sensibilità e interessi di ogni bambino. Prevista anche una linea per adulti, il cui slogan è "Proteggersi con stile!", e prodotti per il settore business. "Con questo progetto consentiamo ai bimbi di affrontare con più serenità le fasi successive dell'emergenza e ai genitori di proteggerli più facilmente. Dai primi positivi riscontri - conclude Sarra - sembra che abbiamo colto un'esigenza molto sentita, cioè l'attenzione per i più piccoli". (ANSA).

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