Andremo avanti senza sindaci, e non abbiamo limiti culturali
(ANSA) - PESCARA, 9 DIC - "Non intendo polemizzare con il Pro Rettore Trinchese: sia per l'autorevolezza del ruolo e per le competenze che tutti dobbiamo riconoscergli sia perché nel suo intervento sono riuscito comunque a cogliere sottolineature che è impossibile non condividere, come le considerazioni sulla piccolezza complessiva dell'attuale disegno e lo è a tal punto che nel documento presentato nel lontano 2014 nessuno, tra i promotori, ha mai sostenuto che Nuova Pescara dovrebbe costituire l'inizio e la fine del disegno". Così Carlo Costantini, tra i principali promotori del disegno della Nuova-Grande Pescara, in risposta alle tesi del professor Stefano Trinchese. "Sin dal primo giorno si è ben spiegato che la fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore è il primo tassello di un progetto con un orizzonte ben più ambizioso: lo stesso orizzonte che ha tratteggiato Trinchese il quale dovrà convenire con me che ciò che ci divide non è il merito, ma il metodo o gli strumenti da utilizzare per raggiungere il medesimo obiettivo".
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