Incontro in Regione Abruzzo con sindacati e lavoratori
(ANSA)-PESCARA, 25 GIU - "La responsabilità di quanto accaduto è del Governo D'Alfonso, che non ha capito la gravità della situazione e ha cercato di inventare soluzioni non idonee": così l'assessore alle Attività produttive della Regione Abruzzo Mauro Febbo interviene sulla vicenda delle Terme di Caramanico, chiuse a stagione iniziata, mentre la società che gestiva la struttura è in liquidazione volontaria. "La passata Giunta regionale è stata immobile per cinque anni. I 21 milioni di euro di debiti loro li conoscevano e non dovevano rinnovare la concessione ventennale. Inventarsi un finanziamento di 900mila euro che non può essere diretto a una singola società, perché bisogna ricorrere a un bando a cui non può accedere una società in liquidazione volontaria, ecco - ha detto - mi chiedo come si possa aver fatto tutto questo, prendendo in giro lavoratori, proprietà e abruzzesi". Febbo ha poi incontrato una delegazione composta da sindacalisti, lavoratori e dal sindaco del paese; sotto alla sede dell'assessorato sit-in dei dipendenti.
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