Paese Abruzzo vicino ad Amatrice chiama a raccolta Enea e Cnr
(ANSA) - CAMPOTOSTO (L'AQUILA), 27 OTT - "Siamo stati semidistrutti dal sisma del 18 gennaio 2017. Da allora ad oggi siamo riusciti a completare gli abbattimenti. Proprio ieri abbiamo abbattuto l'ultima abitazione. A Mascioni è rimasto un muro da mettere in sicurezza dopo di che stiamo togliendo le macerie. Saremo intorno al 50% delle macerie rimosse, ma qui a Campotosto perché, nelle altre frazioni, dobbiamo iniziare. Sono tantissime e ci vorrà un po' di tempo".
A fare il quadro della situazione è Luigi Cannavicci, sindaco di Campotosto, il paese della provincia dell'Aquila al confine con Amatrice (Rieti). L'occasione è stata l'incontro dal titolo 'Terremoto in Centro Italia oggi - Teoria della prevenzione e intelligence ambientale' con gli esperti di Enea e Cnr, promosso dall'associazione Radici Pojane (Arp), Ecoservizigroup, ReS On Network e Hub Academy. Un incontro per accendere i riflettori su un territorio dove il comune, da 500 persone, è sceso un centinaio e per ricostruire la Chiesa della frazione di Poggio Cancelli. "La popolazione - spiega il sindaco - vive in parte al progetto case all'Aquila, e in parte qui nei moduli che avevamo a disposizione dopo il sisma del 2009. Prima abbiamo ospitato 4-5 famiglie di Amatrice poi le abbiamo destinate ai cittadini di Campotosto". L'obiettivo dell'incontro, quello di salvare la frazione di Poggio Cancelli. "Lì - dice Cannavicci - ci sono due situazioni gravi. La prima, già evidenziata nel 2009, è che si tratta di un terreno di liquefazione quindi andava ricostruito in maniera diversa, a mio parere. Tuttora è stato ribadito questo nella microzonazione sismica di terzo livello". L'altra è trovare un'altra posizione ai 3-4 Sae al riparo dal rischio inondazione, dice il sindaco. Campotosto ospita infatti l'omonimo lago e la diga, la cui sicurezza è stata ribadita più volte dagli esperti che vigilano sull'invaso. Altro appello è per la riapertura della Sp2 "prima delle nevicate". Un'arteria fondamentale per l'economia del posto. Ora i lavori sono iniziati. "Il pane, per esempio - racconta il sindaco - si passava a mano tra un varco e l'altro". Tutte strade battute e conosciute soprattutto dai motociclisti.