“Storia del nuovo cognome”, 10 cose da sapere sul romanzo di Elena Ferrante

Spettacolo

Dalle ambientazioni alle protagoniste Lenù e Lila, passando per l'anonimato dell’autrice, fino ai milioni di copie vendute: alcuni spunti sul secondo libro del ciclo de L’amica geniale, pubblicato nel 2012 e oggi portato sul piccolo schermo dalla serie televisiva Rai

Storia del nuovo cognome di Elena Ferrante (I LIBRI - IL MISTERO SULL'IDENTITA')è il secondo libro del ciclo de L’amica geniale, un successo da milioni di copie vendute in tutto il mondo. Ripartendo da dove il primo volume si era interrotto, il romanzo prosegue nel racconto delle vite delle due protagoniste, Elena detta Lenù e Raffaella detta Lila, sempre sullo sfondo di una Napoli realistica anche se con l'aggiunta di qualche nuova ambientazione. Ecco 10 cose da sapere sul romanzo.

Un unico romanzo

Storia del nuovo cognome è il secondo libro della quadrilogia de L’amica geniale (titolo anche del primo volume uscito nel 2011). Pubblicato nel 2012, è stato seguito da Storia di chi fugge e di chi resta (2013) e Storia della bambina perduta (2014). In Italia tutti e quattro i volumi sono stati pubblicati dalla casa editrice Edizioni e/o. In un’intervista l’autrice, che scrive con lo pseudonimo di Elena Ferrante, ha spiegato di concepire la serie come un unico romanzo, pubblicato in maniera seriale per ragioni di lunghezza.

Il titolo

In Storia del nuovo cognome la narrazione riprende esattamente da dove si era interrotta nel primo romanzo, e dunque dal matrimonio di Lila e Stefano, e prosegue seguendo negli anni le vicende delle due protagoniste. Lila è dunque una ragazza sposata e ha preso il cognome del marito - da cui il titolo del volume- ma ha già capito che il suo matrimonio è destinato a essere infelice.

Cambiano i luoghi

Nonostante Napoli rimanga il fulcro di tutte le vicende del libro, in Storia del nuovo cognome al capoluogo campano si aggiungono altri luoghi. C’è Ischia, dove le protagoniste Lila e Lenù trascorrono un periodo di vacanza, e dove Lila trova l’amore fuori dal matrimonio. E c’è Pisa, dove Lenù si trasferisce dopo la maturità per frequentare l’università alla Normale.

Il periodo storico

Se il primo romanzo della serie era ambientato negli anni Cinquanta, in una Napoli rappresentata come tragica e cupa, la decade protagonista del secondo volume della quadrilogia è quella degli anni Sessanta, l’epoca del boom economico, caratterizzata anche nelle vicende del libro da una maggiore leggerezza e spensieratezza. Con il terzo e il quarto libro la narrazione prosegue arrivando fino alla contemporaneità.

Strade diverse

Nel secondo volume del ciclo, Lenù e Lila prendono strade diverse: la prima ha la possibilità di continuare gli studi, mentre la seconda, sposata, va a lavorare nell'elegante negozio di scarpe aperto a piazza dei Martiri dalla famiglia Solara. Tra le due si creerà pian piano un solco che le allontanerà, salvo poi farle ritrovare verso il finale.

Il paragone con I promessi sposi

Il romanzo è stato accolto molto positivamente dalla critica e dal pubblico, come quello precedente. Il critico del New York Times Joseph Luzzi lo ha paragonato a I promessi sposi di Alessandro Manzoni, dicendo che come quello era un’allegoria della storia italiana, così il libro della Ferrante mette in scena il rapporto tra le due protagoniste come metafora della tragedia di Napoli, “luogo bello e straziante”.

Il quinto romanzo di Elena Ferrante

Storia del nuovo cognome è il quinto romanzo di Elena Ferrante dopo L’amore molesto (1992), I giorni dell’abbandono (2002), La figlia oscura (2006) e il primo volume della celebre quadrilogia, L’amica geniale (2011). Prima di Storia del nuovo cognome, Ferrante aveva pubblicato anche il racconto per bambini La spiaggia di notte (2007) e il saggio La frantumaglia (2003) sulla sua esperienza di scrittrice.

L’anonimato della scrittrice

Elena Ferrante ha scelto di non rivelare la propria identità, pubblicando solo dietro pseudonimo. Dato il successo della serie de L’amica geniale, sono state fatte diverse speculazioni su chi possa nascondersi dietro il falso nome. Secondo un’inchiesta del 2016 del Sole 24 Ore, dietro lo pseudonimo ci sarebbe la traduttrice Anita Raja, napoletana ma cresciuta a Roma, moglie dello scrittore Domenico Starnone. Altri nomi che sono stati fatti nel tempo sono stati quelli dello stesso Starnone, del critico cinematografico e letterario Goffredo Fofi e dei fondatori di Edizioni e/o Sandro Ferri e Sandra Ozzola.

Il successo

La quadrilogia de L’amica geniale ha venduto complessivamente oltre 10 milioni di copie in tutto il mondo. L’autrice è infatti molto apprezzata non solo in Italia ma anche negli Stati Uniti: nel documentario dedicato alla scrittrice, Ferrante Fever, uscito nel 2017 e diretto da Giacomo Durzi, compaiono tra le altre le testimonianze di estimatori del calibro di Hillary Clinton e degli scrittori Elizabeth Strout e Jonathan Franzen.

La serie tv Rai

Da Storia del nuovo cognome è stata tratta la seconda stagione della serie tv Rai L’amica geniale. I nuovi episodi, in onda su Rai 1 a partire dal 10 febbraio 2020, sono diretti da Saverio Costanzo. Alla sceneggiatura ha contribuito la stessa Ferrante. Protagoniste sono ancora Margherita Mazzucco e Gaia Girace nei panni di Lenù e Lila, che riprendono le fila della narrazione lasciata in sospeso dalla prima stagione.

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