Chi è Liberato, l'artista napoletano che nasconde la sua identità
SpettacoloEsploso un anno fa grazie a YouTube, le sue canzoni in dialetto mescolano tradizione e musica elettronica. Finora si è esibito solo due volte dal vivo, coprendosi il volto con un cappuccio
Alcuni lo definiscono un rapper, altri un cantante neomelodico, altri ancora un esponente della scena indie. C'è chi dice che non sia davvero napoletano e che la sua sia solamente un'operazione di marketing. Per alcuni in realtà nasconde un progetto collettivo. Trovare etichette per questo artista misterioso non è semplice. Quel che è certo è che non si conosce la sua identità. Il fenomeno Liberato esplode nel febbraio del 2017, quando esce su YouTube il video del suo primo pezzo, Nove maggio. In pochi giorni diventa virale, raggiungendo nove milioni di visualizzazioni. La clip è diretta da Francesco Lettieri, regista impegnato con molti cantanti italiani emergenti. Ottiene ancora più successo con il brano successivo, Tu t’e scurdat’ ‘e me.
Pochissime esibizioni dal vivo
Liberato canta in dialetto napoletano, anche se spesso inserisce frasi in inglese. I testi, che raccontano storie d'amore nel capoluogo campano, sono accompagnati da sonorità elettroniche e dub. Finora si è esibito live solo due volte: la prima al Club to club, un festival torinese di musica elettronica; la seconda il 9 maggio 2018 nel lungomare della sua Napoli, con oltre ventimila persone accorse a vederlo. In entrambe le occasioni, però, ha cantato indossando un cappuccio, senza farsi riconoscere. La sua prima apparizione doveva essere al festival di musica indie Mi AMI, a Milano, nel maggio del 2017: sul palco salirono invece altri artisti, tra cui il cantautore Calcutta.
Le ipotesi dei fan
Dopo quel concerto in tantissimi hanno provato a fare ipotesi su chi si nasconda con lo pseudonimo "Liberato". Sono due i nomi che circolano più insistentemente: per alcuni dietro ci sarebbe proprio Calcutta, il cantautore romano tra i protagonisti dell'indie nostrano; per altri si tratterebbe invece di Livio Cori, l'artista neomelodico noto per aver firmato la colonna sonora della terza stagione della serie tv Gomorra.
Marketing o voglia di tutelarsi?
Che sia una mossa di marketing per creare aspettativa o che invece sia una semplice trovata per non esporre la propria identità all'opinione pubblica, quella di Liberato è sicuramente un’operazione riuscita. Finora ha concesso solo un'intervista alla rivista musicale Rolling Stone. Intanto anche l’ultimo brano pubblicato il 2 maggio, Intostreet, è già diventato virale.