L'operetta di Johann Strauss Jr in scena il 31 dicembre
(ANSA) - ROMA, 06 DIC - "Il genere dell'operetta va preso sul serio ed è specchio del suo tempo, soprattutto per quanto riguarda l'operetta d'oro (quella del tempo di Johann Strauss) e quella d'argento (Franz Lehar e contemporanei, degli anni '10 e '20). Le operette di Johann Strauss, insieme a quelle di Franz von Suppé e Carl Millöcker, sono dei grandi capolavori ancorati nello stile musicale dell'epoca, alle quali sono paragonabili quelle di Offenbach in area francese". Parole di Fabio Luisi che il 31 dicembre sarà sul podio dei complessi del Carlo Felice per dare l'addio al 2022 con lo spumeggiante "Die Fledermaus" il capolavoro operettistico di Johann Strauss junior.
Questa mattina nel foyer del Carlo Felice il sovrintende Claudio Orazi e il direttore artistico Pierangelo Conte hanno presentato lo spettacolo con il regista Cesare Lievi. Presente la compagnia, il consigliere delegato del comune di Genova Barbara Grosso e presente anche il direttore Fasolis che domenica sarà impegnato nel concerto nell'ambito del ciclo "Mozart l'Italiano".
"Die Fledermaus" sarà proposto in un nuovo allestimento del Carlo Felice in coproduzione con il Comunale dei Bologna.
La regia sarà di Cesare Lievi con le scene e i costumi di Luigi Perego.
Il primo cast sarà formato da Bo Skovhus (Gabriel von Eistenstein), Valentina Nafornita (Rosalinde), Levent Bakirci (Frank), Deniz Uzun (Principe Orlofsky), Bernhard Berchtold (Alfred), Liviu Holender (Dr. Falke), Benedikt Kobel (Dr.
Blind), Danae Kontora (Adele).
Impostosi ormai a livello internazionale con i grandi valzer sinfonici negli anni Sessanta dell'Ottocento, Johann Strauss si dedicò al teatro musicale leggero, come Offenbach a Parigi. Dopo due tentativi non felici arrivò il capolavoro, "Die Fledermaus" che debuttò il 5 aprile 1874 al Theater-an-der-Wien.
L'opera è basata su un libretto che Richard Genée e Karl Haffner trassero da una commedia ("Le reveillon") scritta a Parigi da Meilhac e Halevy, a loro volta ispirati da una farsa di Roderich Benedix ("Das Gefagni").
Comune alle tre versioni è solo il motivo iniziale: uno spasimante s'insinua in casa dell'amata approfittando del fatto che il marito deve andare in prigione per otto giorni, ma viene arrestato al suo posto. (ANSA).