+17% sul 2019. Toti e Sartori,bene campagna destagionalizzazione
(ANSA) - GENOVA, 27 NOV - "Più di un milione di presenze di turisti in Liguria a ottobre, con una crescita di 157 mila presenze in più, oltre il 17% rispetto al 2019. L'incremento ha riguardato sia i turisti italiani, +31,87%, che stranieri, + 9,24%. Numeri mai registrati prima e che indicano come l'obiettivo della destagionalizzazione sia stato centrato, con una regione che non è più attrattiva soltanto nei mesi estivi ma che si è trasformata meta di vacanza 365 giorni all'anno, anche nei momenti di transizione e solo apparentemente con meno appeal come quello di ottobre". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l'assessore al Turismo Augusto Sartori sui numeri del turismo in Liguria. A ottobre anche un boom di arrivi dalle province piemontesi e lombarde, in primis Torino con oltre 19 mila presenze in più rispetto al 2019, +50%. Tra gli stranieri spiccano gli aumenti di Svizzeri, con oltre 122 mila presenze, quasi 42.000 in più del 2019 (+51,8%). Da sottolineare è anche la crescita dei turisti francesi, che nei mesi scorsi ancora non avevano in pieno recuperato i dati record del 2019 ma che a ottobre segnano un +35,5%, oltre 85 mila presenze.
"Una crescita così importante - continuano Toti e Sartori - dimostra che le campagne promozionali messe in atto da Regione Liguria, da quella per incentivare la destagionalizzazione a quella per promuovere i borghi della nostra regione, fino ad arrivare allo slogan "LaMiaLiguria" sulle maglie di Sampdoria e Spezia, e prossimamente anche su quelle di Genoa ed Entella, si sono rivelate efficaci nel sostenere l'industria turistica regionale. Tutte e quattro le province liguri infatti segnano aumenti simili, anche questo è un importante segnale che sottolinea la vitalità del comparto turistico nei mesi un tempo considerati di bassa stagione. Stanno facendo la differenza anche l'impegno profuso dai tanti lavoratori del settore che forniscono servizi di sempre maggiore qualità, e gli imprenditori di numerose aziende che, con lungimiranza, hanno scommesso su una stagione più lunga e, nonostante il rincaro energetico, hanno deciso di restare aperti" (ANSA).