Per Bankitalia l'andamento è positivo ma in 3/0 trimestre frena
(ANSA) - GENOVA, 17 NOV - "In questo contesto molto difficile nei primi nove mesi dell'anno l'economia della Liguria ha continuato a crescere. Una crescita non omogenea in tutti i settori e con qualche segnale di rallentamento in alcuni, ma complessivamente una situazione assolutamente positiva: ci sono però molte ombre che riguardano le prospettive". Daniela Palumbo, direttore della sede genovese della Banca d'Italia sintetizza così l'andamento dell'economia della Liguria nei primi tre trimestre del 2022. I numeri sono ancora in crescita ma i primi segnali di rallentamento si sono già registrati nel terzo trimestre e il futuro è incerto con la difficoltà di reperimento e l'aumento dei prezzi delle materie prime, a partire dall'energia, il conflitto Russia-Ucraina e l'inflazione.
La produzione dell'industria ha segnato un lieve incremento ma ha rallentato: per il 60% delle 110 imprese consultate da Bankitalia il fatturato è aumentato, sostenuto dal rialzo dei prezzi, mentre sono cresciute poco le ore lavorate. Bene le costruzioni, con prospettive positive anche per il 2023, le compravendite immobiliari, cresciute quasi del 14% nel primo semestre 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021 e i flussi turistici aumentati nei primi otto mesi del 38,9%. E bene anche l'export (+48,7% nel primi sei mesi) mentre il traffico commerciale marittimo ha registrato un calo dell'1,8% nei container. In generale un quarto delle aziende interpellate da Banca d'Italia ha dichiarato una riduzione dei margini di profitto ma nonostante questo i tre quarti prevedono di chiudere l'anno in utile. I consumi delle famiglie secondo l'analisi di Bankitalia dovrebbero continuare ad aumentare per tutto il 2022 anche se in misura minore rispetto al 2021, a causa dell'aumento dei prezzi che vede la Liguria ai vertici della classifica. "Al momento non abbiamo rilevato dati negativi sull'economia ligure" continua Palumbo che a proposito delle "ombre" sottolinea fra l'altro "Non possiamo non pensare al fatto che la perdita del potere di acquisto delle famiglie legata all'aumento dell'inflazione potrà impattare ad esempio sui flussi turistici, cresciuti tantissimo l'estate scorsa". (ANSA).