Covid: +30% accessi a servizi salute mentale a Genova

Liguria

I giovani sono i più colpiti

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(ANSA) - GENOVA, 16 NOV - A seguito della pandemia covid "gli accessi ai servizi di Salute mentale nell'Asl 3 genovese tra giovani e adulti sono aumentati del 30% e il trend continua, i giovani inizialmente forse hanno reagito meglio al lockdown in senso stretto in quanto nativi digitali, ma poi il perdurare della mancanza del fattore relazionale nutrimento del nostro cervello ha fatto sì che fossero i più colpiti". E' l'allarme lanciato dal direttore del dipartimento di Salute mentale dell'Asl3 Lucio Ghio alla presentazione del progetto di sostegno psicologico ai giovani post pandemia 'C'è da fare e ascoltare', iniziativa dell'attore Paolo Kessisoglu e dell'associazione 'Occupy Albaro'.
    "Se l'onda pandemica del covid sta diminuendo quella delle patologie psicopatologiche non dà cenni di calo, nei nostri reparti vediamo molti 13-14-15enni, ci sono ragazzi ancora più giovani ricoverati continuamente a causa di gesti autolesionistici, disturbi del comportamento alimentare, tentati suicidi, abuso di sostanze, ragazzi che durante la pandemia hanno perso completamente il loro equilibrio in una fase delicata della vita reagendo spesso con un ritiro sociale" spiega il dottor Ghio.
    I protagonisti del progetto 'C'è da fare e ascoltare' grazie al supporto di numerose aziende genovesi e all'aiuto di alcuni sponsor, hanno raccolto a Feltre in occasione della gara ciclistica 'Castelli 24 Ore' e tramite donazioni effettuate online 50 mila euro. L'intera cifra raccolta sarà utilizzata per un progetto di sostegno psicologico ed educativo per quegli adolescenti che maggiormente hanno patito le conseguenze del lockdown e del successivo distanziamento sociale. (ANSA).
   

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