Indagine stralcio si appalti truccati, 4 indagati nell'Imperiese

Liguria

'Costola' dell'inchiesta su dazione a sindaco di Aurigo

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(ANSA) - IMPERIA, 05 NOV - Quattro avvisi di garanzia sono stati notificati nell'ambito di una indagine stralcio alla maxi inchiesta per gli appalti truccati, che a fine maggio scorso ha visto l'arresto dell'allora sindaco di Aurigo, Luigino Dellerba e dell'imprenditore Vincenzo Speranza della Edilcantieri Costruzioni srl, quest'ultimo accusato di aver ceduto a Dellerba una mazzetta da 2 mila euro in cambio di alcuni lavori pubblici.
    In questo caso, a finire nei guai sono nuovamente i fratelli Gaetano e Vincenzo Speranza (Gaetano era indagato in stato di libertà per la prima vicenda); Fabrizio Rosa, responsabile ufficio lavori pubblici del Comune di Castel Vittorio (in alta val Nervia, sulle alture di Ventimiglia), nonché responsabile unico el procedimento per la procedura negoziata inerente l'affidamento dei lavori pubblici ed Enzo Macrì, amministratore unico ditta Edilmac costruzioni srl. Le indagini, in questo caso coordinate dal sostituto procuratore Antonella Politi, riguardano presunti episodi corruttivi, di turbativa degli incanti e rivelazione di segreti d'ufficio. In particolare, fatti accaduti lo scorso marzo, quando nel corso delle attività prodromiche all'assegnazione di un appalto del valore complessivo di circa 200mila euro per la ristrutturazione e il recupero urbanistico di area destinata a manifestazioni pubbliche del Comune di Castel Vittorio, la ditta assegnataria riuscì a farsi affidare l'appalto grazie all'accordo con le altre imprese invitate il cui elenco, secondo gli inquirenti, gli era stato illecitamente consegnato dal funzionario del Comune interessato.

   I due fratelli Speranza e il funzionario Rosa sono indagati, relativamente all’appalto per la ristrutturazione e il recupero urbanistico dell’area destinata alle manifestazioni culturali e ai festeggiamenti, per un valore complessivo di 200mila euro (con importo di 151.705, 62 euro soggetto a ribasso d’asta). In particolare, il 27 marzo scorso, la Edilcantieri venne invitata a partecipare a una procedura negoziata e lo stesso Rosa “violando i doveri inerenti alle proprie funzioni, rivelava a Speranza Gaetano - come si evince dagli atti - l’elenco, con relativi nominativi, delle ditte partecipanti alla procedura”. Una notizia destinata a rimanere segreta. Dalla ricostruzione degli inquirenti emerge che: “Con mezzi fraudolenti consistiti nella rivelazione, da parte del Rosa a Gaetano Speranza, il quale agiva in rappresentanza della ditta Edilcantieri del fratello Vincenzo, dell’elenco delle ditte partecipanti a detta procedura, da cui conseguivano accordi economici tra Vincenzo Speranza ed Enzo Macrì per la presentazione delle offerte economiche al ribasso, affinché i lavori venissero aggiudicati alla ditta Edilcantieri.
   

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