Coni, nostri emigranti hanno fatto grande lo sport mondiale
Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha inaugurato a Genova la sezione sport del Museo nazionale dell'emigrazione italiana. Nata per raccontare, attraverso un percorso multimediale su tre piani, come il tema dello sport interpreti un ruolo centrale nella vita degli emigrati.
Dal Boca Juniors e River Plate, fondate entrambe da migranti liguri, al Penarol, formazione uruguaiana che prende il nome da un gruppo di emigranti di Pinerolo(Torino), ai brasiliani del Palmeiras, che inizialmente si chiamava "Palestra italiana" passando per protagonisti dello sport del '900 quali il corridore Juan Manuel Fangio o il ciclista Nino Borsari, protagonista in Australia. Tanti gli esempi di realtà sportive mondiali che hanno radici italiane.
"Andrebbe portata in tutte le scuole e raccontata -ha sottolineato Malagò - perché è' una bellissima iniziativa. La storia dello sport e del nostro paese è legata all'epopea dell'emigrazione, che in parte ancora esiste seppur con dinamiche diverse. Oggi è più un discorso che riguarda la fuga dei cervelli che non chi è partito in nave per una vita migliore. Ma da quei viaggi sono nate storie di donne e uomini che hanno fatto grande lo sport. E ogni volta che vado all'estero le comunità di italiani, anche di secondo o terza generazione, sono ancora legatissime al nostro paese e fiere e orgogliose di essere italiani. Mi basta ricordare il caso di Banchero, cestita NBA, che ha deciso di vestire la maglia dell'Italia e non quella del Team Usa".
"Lo sport ha rappresentato e rappresenta uno tra gli strumenti più efficaci di socialità e di affermazione personale per le comunità di emigrati - ha dichiarato Paolo Masini, presidente del comitato scientifico del Museo dell'emigrazione-.
Come Mei abbiamo voluto offrire una narrazione del grande protagonismo dell'emigrazione italiana anche in questo settore".
L'inaugurazione è stata preceduta al Galata Museo del Mare dal convegno "Il valore dello sport nella storia dell'emigrazione italiana", a cui hanno preso parte il sindaco Marco Bucci, l'assessore allo sport della Regione Liguria Simona Ferro, Pierangelo Campodonico, direttore del Mei, Paolo Masini e Malagò. (ANSA).