Funivia forte Begato: scontro Comitati - Comune

Liguria

I primi: non la vogliamo. Piciocchi: valorizza il quartiere

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(ANSA) - GENOVA, 19 OTT - Una cinquantina di persone si sono trovate a manifestare sotto palazzo Tursi, sede del Comune di Genova, contro il progetto di realizzazione della funivia tra Principe e Forte Begato. La protesta è andata in scena in occasione della commissione consiliare sull'opera, finanziata dal Pnnr, ma che viene contestata dai cittadini del Lagaccio, il quartiere sopra il quale passerà. "Loro sopra le nostre teste, noi con i piedi per terra" si legge in uno degli striscioni portati dai No Funivia che giudicano l'opera "impattante e inutile".
    La commissione consiliare è stata aperta dal vicesindaco e assessore Pietro Piciocchi che ha presentato a grandi linee il progetto e gli obiettivi a esso legati. "Il progetto della funivia non deve essere visto come una servitù dal quartiere del Lagaccio ma come un beneficio, il Lagaccio, per chi prenderà la funivia, diventerà una vetrina per la città" ha detto Piciocchi "Chi vive al Lagaccio potrà servirsene nel primo tratto come se fosse un autobus, e puntiamo a far gestire l'impianto alla stessa Amt". L'altro cambiamento positivo per il quartiere sarebbe l'abbattimento di un grande edificio delle Ferrovie che oggi, di fatto, chiude la vista del mare alla parte bassa del Lagaccio. "E' già partita un'interlocuzione". Nei piani del Comune la funivia dovrebbe poter trasportare un milione di passeggeri all'anno, avere un costo di gestione da un milione di euro all'anno e occupare 20 persone.
    Dure le proteste dei comitati "No funivia" con alcuni momenti di tensione anche in aula rossa del consiglio comunale quando dagli spalti destinati al pubblico alcuni presenti hanno alzato la voce per contestare il progetto e la presidente di Commissione Arianna Viscogliosi è stata definita 'nazista.
    La funivia sarà lunga 1,2 Km e percorsa a 50 km/h. Le cabine potranno portare fino a 800 persone all'ora e sono predisposte per trasportare anche biciclette. "Saranno climatizzate, non si potranno aprire le finestre e quindi non potranno essere lanciati oggetti", ha assicurato il progettista Carlo Cillara Rossi. Uno degli aspetti più critici è l'altezza dei piloni, che saranno almeno 70-80 metri, quindi almeno 30 metri più alti degli edifici. (ANSA).
   

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