Signorini, lavori al via primi 2023.Toti e Bucci, evento epocale
(ANSA) - GENOVA, 12 OTT - E' stato aggiudicato al costituendo Consorzio con capogruppo Webuild SpA l'appalto per la progettazione e la costruzione della nuova diga foranea del porto di Genova. L'aggiudicazione, si legge nella nota di Ports of Genoa che l'ha annunciata "giunge al termine di un lavoro estremamente complesso di programmazione, progettazione, approvazione e affidamento della più importante opera marittima mai costruita in Italia finalizzata a migliorare l'accessibilità nautica e le condizioni di sicurezza del principale porto nazionale". "Agli inizi del 2023 - ha commentato il presidente dell'Autorità di Sistema del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini -, nel pieno rispetto dei tempi previsti dal Pnrr, a valle del completamento della progettazione, partiranno i lavori che termineranno entro fine 2026". "Grandissima soddisfazione per l'assegnazione dei lavori - hanno aggiunto il governatore ligure Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci - Siamo di fronte ad un evento che non è esagerato definire epocale e che cambierà la faccia del nostro porto e la competitività dell'intera logistica italiana. Genova e la Liguria continuano nel loro percorso di cambiamento e modernizzazione.
L'assegnazione dei lavori della Diga è una di quelle notizie che entreranno della storia economica di questa regione. Da oggi - concludono - parte la realizzazione di un'opera fondamentale non solo per Genova e per la Liguria ma per tutto il Paese".
L'aggiudicazione per la progettazione e la costruzione della nuova diga, un investimento complessivo da 1,3 miliardi, di cui 950 milioni per la prima, e più consistente, fase, chiude una partita in salita. Arriva infatti dopo che la gara, in scadenza al 30 giugno, era andata a vuoto con il ritiro delle due cordate, motivato con il lievitare dei costi a causa dell'aumento dei prezzi delle materie prime, per cui la base d'asta era stata ritenuta troppo bassa. L'Autorità di sistema portuale del Mar ligure Occidentale aveva così deciso di andare avanti senza gara, con procedura negoziata. Ma la prima commissione di esperti incaricata di valutare l'offerta migliore all'inizio di settembre era stata dichiarata decaduta, proprio alla viglia del verdetto, per l'incompatibilità di uno dei componenti. A metà settembre è arrivata la nomina della nuova commissione, composta da Domenico Andrea Napoli, e dai docenti Michele Bolla Pittaluga e Giovanni Besio, che oggi ha emanato il verdetto. I tempi per completare l'opera che consentirà alle navi più grandi di entrare ed effettuare manovre in sicurezza nel porto di Genova stando a quanto annunciato dal presidente Paolo Emilio Signorini, dovrebbero comunque consentire di rispettare il programma e le scadenze imposte dal Pnrr (o sforare di poco): la conclusione è prevista entro la fine del 2026. Nella prima fase la diga sarà lunga 4.150 metri. Il canale di accesso del porto sarà largo 310 metri e lungo 2.800. Il bacino portuale davanti alle darsene di ponente passerà dagli attuali 200 a 400 metri di larghezza e lo spazio davanti a calata Bettolo, per l'evoluzione delle navi in sicurezza sarà ampliato a 800 metri.
C'è anche Fincantieri Infrastructure Opere Marittime nel consorzio guidato da Webuild e che comprende anche Fincosit e Sidra per la realizzazione della nuova diga foranea del porto di Genova, per un valore complessivo a base d'asta di 928 milioni di euro. Fincantieri Infrastructure Opere Marittime partecipa al consorzio realizzatore con una quota pari al 25%. Si ricompone così il binomio che ha realizzato a tempi di record il Ponte Genova-San Giorgio. L'opera, divisa in due fasi di cui la prima già finanziata, rientra nel Programma straordinario per la ripresa del Porto di Genova, sarà cofinanziata dal Governo con risorse del Fondo complementare al Pnrr e potrà beneficiare del Decreto Aiuti.
"La chiusura della gara per la diga foranea di Genova, con l'aggiudicazione dell'appalto per la progettazione e la realizzazione alla società italiana WeBuild, è una notizia davvero rilevante, soprattutto in questo momento, in cui molte voci esprimono scetticismo sull'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Una delle opere simbolo del Pnrr, fondamentale per lo sviluppo della città e del sistema portuale ligure, ha subìto qualche ritardo per una procedura di gara andata deserta a causa della preoccupazione delle imprese sull'aumento del costo dei materiali. Ma questa notizia dimostra che i termini dell'appalto erano congrui e che quindi la diga si farà. Mi associo quindi alla soddisfazione espressa dal Presidente Toti e dal Sindaco Bucci". Lo afferma in una nota il ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, Enrico Giovannini.