A Genova. Presidente comunità, uscita infelice
(ANSA) - GENOVA, 18 SET - "Una volta un mio amico ebreo mi ha raccontato questa storia. Sai perché gli ebrei hanno un naso grande? Perché l'aria è gratis. Ecco, direi che questo accumuna ancora di più questa città a questa comunità". In questo modo l'assessore ai Servizi sociali del Comune di Genova Lorenza Rosso ha portato il saluto dell'Amministrazione comunale ai lavori del convegno durante la Giornata della cultura ebraica nella sinagoga genovese.
La storiella, ha detto, le sarebbe stata raccontata da un amico ebreo. E l'assessore ci ha aggiunto anche un richiamo alla 'tirchieria' dei genovesi, uno dei luoghi comuni sui liguri.
"Sono stupita - dice Raffaella Petraroli, presidente della Comunità Ebraica di Genova - Non era questo il modo di intervenire".
"Non è accettabile che una rappresentante del governo della città usi toni irrisori (anche se ha premesso di aver ascoltato le parole poi riferite da un "amico ebreo", quasi a volersi coprire le spalle dalle accuse di antisemitismo) nei confronti di una comunità civile e religiosa, utilizzando stereotipi che fanno ripensare alla più bieca propaganda antisemita". Lo scrivono in una nota Pd, Genova Civica, Lista Rosso Verde, Movimento 5 Stelle commentando quanto successo oggi in sinagoga, chiedendo le dimissioni dell'assessora Rosso. "Né è accettabile che si parli di ciò che accomuna la città alla comunità ebraica: tutte le realtà genovesi sono la città, nel suo complesso. E ne costituiscono la ricchezza, al di là dell'ignorante propaganda del localismo ad ogni costo e dell'identità autocostruita a suon di folklore. Esprimiamo la nostra solidarietà alla comunità ebraica tutta. Nel contempo - concludono - chiediamo all'assessora Lorenza Rosso di rassegnare le dimissioni. Non è evidentemente all'altezza di rappresentare le genovesi e i genovesi".
La presidente della Comunità ebraica Raffaella Petraroli scriverà domani al sindaco Marco Bucci dopo che stasera l'assessora Rosso, portando il saluto dell'amministrazione comunale, ha recitato una barzelletta che richiama la propaganda antisemita. "Ho giudicato quell'uscita infelice e inadeguata. Ma non voglio dire di piu". E la lettera al sindaco, ha aggiunto Petraroli, "non verrà resa pubblica".