Nel 75% grandi opere
(ANSA) - GENOVA, 12 LUG - I ritardi accumulati nel 75% delle 14 grandi opere infrastrutturali in corso di realizzazione in Liguria provocherà una perdita di 900 milioni di euro cumulati al 2024, pari ad una mancata crescita dello 0,4% del Pil annuo tra il 2020 e il 2024. E' la stima illustrata dal ceo di 'The European House Ambrosetti' Valerio De Molli a Palazzo Ducale di Genova al 'Think Tank Liguria 2030' curato dal gruppo di ricerca. Secondo le analisi di 'The European House Ambrosetti' gli interventi infrastrutturali hanno la potenzialità di generare un aumento del Pil regionale ligure del +6,8% nel 2024 rispetto al 2019 e fino al +14% nel 2030.
"Purtroppo c'è un generale rallentamento equidistribuito nella realizzazione delle 14 grandi opere previste in Liguria. - rimarca De Molli - Purtroppo su alcuni progetti infrastrutturali si stanno già avverando degli slittamenti causati da covid, burocrazia e inflazione". Le 14 opere considerate sono: Terzo Valico dei Giovi, Gronda di Genova, completamento in territorio extra-regionale del raddoppio della linea pontremolese, raddoppio ferroviario Finale - Andora, nuova diga foranea del porto di Genova, nodo ferroviario genovese, piattaforma container APM Terminals nel bacino portuale di Vado Ligure, ultimo miglio stradale e ferroviario nei bacini portuali genovesi e opere per l'accessibilità terrestre, nuove fermate ferroviarie di Erzelli e Cornigliano e adeguamento stazione ferroviaria di Sestri Ponente, completamento e adeguamento viabilità di scorrimento Vado-Quiliano-Savona, ultimo miglio ferroviario nel porto di La Spezia, nuovo casello autostradale di Vado, realizzazione retroporto S. Stefano Magra, collegamento Aeroporto Cristoforo Colombo - Linea Ferroviaria. (ANSA).