Prese a sprangate la moglie, anziano suicida in carcere

Liguria
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Sappe, rivedere modello custodia. Morte detenuto sconfitta Stato

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(ANSA) - GENOVA, 01 LUG - Si è suicidato ieri pomeriggio nella sua cella l'anziano di 70 anni che nei giorni scorsi aveva aggredito a sprangate la moglie a Sori, in provincia di Genova.
    Lo rende noto il sindacato di polizia Sappe. Secondo quanto appreso, ieri pomeriggio l'anziano ha aspettato che i suoi compagni di cella uscissero per l'ora d'aria poi ha annodato le lenzuola e si è impiccato.
    "Abbiamo sempre detto che la morte di un detenuto è sempre una sconfitta per lo Stato - ha detto Michele Lorenzo, segretario del Sappe -. In questo caso forse era più opportuno che L'anziano venisse assegnato a una Rems (la residenza per persone sottoposte a misura di sicurezza detentiva) che non in un carcere. Il fatto è grave e si colloca in un quadro complesso degli istituti penitenziari della Liguria: ricordo che le carceri regionali sono pressoché quotidianamente protagoniste di proteste, di tentati suicidi sventati in tempo dalla Polizia Penitenziaria e di moltissimi atti offensivi verso il personale della penitenziaria. Le carceri della Liguria non possono più reggere il peso dell'indifferenza dell'Amministrazione penitenziaria, senza un provveditorato regionale a Genova che sia autonomo a operare, che non dipenda da Torino come è oggi e senza un carcere a Savona".
    Per il segretario generale del Sappe Donato Capece "il suicidio e tutti questi altri eventi critici lasciano tutti nello sconcerto. Torno a denunciare come la consistente presenza di detenuti con problemi psichiatrici che è causa da tempo di gravi criticità per quanto attiene l'ordine e la sicurezza delle carceri del Paese. Va rivisto il modello custodiale in atto".
    (ANSA).
   

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