Giornata Rifugiato a Ventimiglia, no a rinnovo accordi con Libia

Liguria

Nella città di confine si è parlato di sicurezza per i migranti

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(ANSA) - VENTIMIGLIA, 26 GIU - Una cinquanta di persone, di associazioni italiane e francesi, ha preso parte nel pomeriggio ad una manifestazione organizzata da Amnesty International al valico di frontiera italo-francese di Ponte San Ludovico, a Ventimiglia, per celebrare la Giornata Mondiale del Rifugiato.
    La scelta del luogo, non è stata casuale: la frontiera di Ventimiglia, da sette anni, come denunciato dagli attivisti, è chiusa al passaggio dei migranti, che per attraversarla tentano vie pericolose, rischiando la vita. La sospensione, da parte del governo francese, dell'accordo di Schengen, fa sì che i migranti si affidino a passeur, attraversino a piedi l'autostrada o tentino di aggrapparsi ai treni in corsa. Solo negli ultimi mesi si contano almeno dieci morti "Da diverse settimane, passano da noi quotidianamente dalle 80 alle 100 persone e vi sono anche famiglie o donne sole o donne con bambini" ha detto Maurizio Marmo, della Caritas Intemelia. I migranti provengono soprattutto da Afghanistan, Iraq e paesi africani come Sudan, Eritrea e Costa d'Avorio.
    Davanti al cimitero di Roverino, a Ventimiglia, i volontari hanno distribuito 46.890 pasti nel 2021, per una media di 128 al giorno. Nei primi sei mesi del 2022 sono stati serviti 18.165 pasti: 103 al giorno.
    "Siamo qui per chiedere al governo italiano di fermare il rinnovo automatico del memorandum che l'Italia ha stabilito con il governo libico nel 2017 e che verrà rinnovato per altri tre anni a meno che il governo non faccia qualcosa - spiega Andrea Pasqualetti di Amnesty Liguria -. Chiediamo che non venga rinnovato perché la Libia non è un Paese sicuro dove poter rispedire i migranti che cercano di fare la traversata verso il Mediterraneo. Vengono riportati in centri di detenzione dove finiranno per essere trattati in maniera disumana. Questo in un Paese dove i trafficanti sono collusi con le forze jihadiste".
    (ANSA).
   

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