L'acqua del Roja se non la prendiamo va in mare
(ANSA) - IMPERIA, 25 GIU - "Ho fatto con orgoglio, tanti anni fa, l'acquedotto Roja, ma non si è fatto null'altro per avere diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Adesso dipendiamo da un unico cordone ombelicale che, se salta, qui diventa un deserto". Lo ha detto, a margine di una conferenza stampa relativa ai primi quattro anni di amministrazione, il sindaco di Imperia e presidente della Provincia Claudio Scajola, parlando dell'emergenza siccità per la quale, a suo dire, è sbagliato fare allarmismo. "Ora, con la difficoltà dei turisti a raggiungerci per la rete viaria, se creiamo allarmismo sull'acqua non va bene e non serve a niente. Valutiamo giorno per giorno. L'acqua ora c'è, non spaventiamo nessuno. Faremmo un danno al verde, ai cittadini e ai turisti se razionassimo l'acqua. Se ci sarà necessità individueremo i provvedimenti".
"Dico subito - ha aggiunto - Che se ci fosse stata più attenzione all'interesse del domani e non al selfie della mattina, il tubo del bypass da 400 millimetri, integro, che da Pieve di Teco arriva fino a San Lazzaro ci avrebbe potuto dare con costanza acqua di qualità, quasi a costo zero, perché arriva per caduta. Poco si è fatto per fare un passo in avanti, siamo rimasti al Roja". Ma proprio per questo motivo, secondo Scajola, limitare il consumo di acqua chiudendo le fontane e impedendo ai cittadini di irrigare giardini e orti sarebbe non solo inutile, ma anche dannoso: "Non c'è una cisterna che contiene acqua. Se avessimo una diga, è chiaro che se spillo più acqua la finisco prima, ma noi l'acqua la prendiamo dal Roja e se non la prendiamo noi va in mare". (ANSA).