Tre nuove tecnologie messe a punto da Università Torino e Genova
Entro fine 2022 inizieranno i primi test a bordo delle navi per ridurre le emissioni di CO2 attraverso l'utilizzo di soluzioni di ammine o di idrossido di calcio, nel 2023 il primo test a bordo di celle a combustibile a carbonati fusi per catturare la CO2 e nel contempo produrre energia. Lo annunciano l'Università di Genova ed Ecospray, società del Gruppo Carnival, in occasione della conferenza 'NAV' a Genova organizzata dall'Associazione italiana di tecnica navale (Atena).
Le tre nuove tecnologie di 'carbon capture' in ambito marittimo sono state sviluppate in collaborazione con importanti università e centri di ricerca: il Dipartimento di ingegneria civile, chimica e ambientale dell'Università di Genova per le celle a combustibile a carbonati fusi, il Dipartimento di scienze della Terra dell'Università degli Studi di Torino per le tecnologie di cattura del carbonio con ammine e idrossido di calcio.
"Il percorso verso la decarbonizzazione del trasporto marittimo passa attraverso soluzioni diverse, i primi test a bordo di navi partiranno entro fine 2022", interviene il presidente di Ecospray Maurizio Archetti. La docente di Chimica Fisica Applicata dell'Università di Genova Barbara Bosio evidenzia che la tecnologia con celle a combustibile a carbonati fusi è considerata strategica nel contesto della transizione energetica proprio per la capacità di catturare l'anidride carbonica da fumi esausti e generare energia pulita addizionale.
Nell'ambito del primo summit croceristico europeo organizzato a Genova dalla Cruise Lines International Association (Clia) il presidente e amministratore delegato dell'azienda Silversea Cruises Roberto Martinoli sostiene che "tecnologia ed attenzione al pianeta sono alla base delle nuove riflessioni del settore crocieristico e Silversea si muove con 'Silver Nova', il modello di nave da crociera caratterizzato da un sistema multi-ibrido duel fuel. Oltre ad essere molto flessibile, il sistema fuel cells detiene un primato grazie ad una capacità superiore di 20/25 volte che permette, una volta in banchina, di ottenere zero emissioni". (ANSA).