Aumento prezzi e guerra Russia-Ucraina peggiorano prospettive
(ANSA) - GENOVA, 14 GIU - "Il 2021 è stato un anno positivo per l'economia ligure perché dopo la caduta drammatica che abbiamo registrato nel 2020 si è avuto a una ripresa trainata dai servizi. E' stata più robusta nel secondo e terzo trimestre ma già alla fine del 2021 abbiamo assistito al rallentamento, con un aumento dei prezzi delle materie prime e dell'energia per tensioni geopolitiche e le difficoltà della catena di fornitura globale. Tutto questo ha avuto impatto sull'attività produttiva. In questo quadro si è andato a inserire il conflitto tra Russia e Ucraina che ha avuto impatti rilevanti sul fronte dei prezzi e dell'approvvigionamento di beni energetici ed alimentari e questo ha determinato un peggioramento delle prospettive economiche e un incremento dell'incertezza". Lo ha spiegato Daniela Palumbo, direttore della sede genovese della Banca d'Italia, facendo il punto sull'andamento della economia ligure.
Nel 2021, la ripresa aveva proseguito il percorso avviato nella seconda parte del 2020, aumentando la produzione industriale del 7%, con una crescita del 25% di ore lavorate, un fatturato stabile, e una crescita degli investimenti, un aumento delle esportazioni in quasi tutti i comparti più rilevanti e verso i principali mercati; un rafforzamento dell'attività nell'edilizia grazie alla prosecuzione delle opere pubbliche e agli interventi di ristrutturazione connessi con le agevolazioni fiscali. Erano in ripresa anche traffici marittimi, presenze turistiche (+38% nella seconda metà dell'anno ai livelli pre pandemia), e le compravendite immobiliari, cresciute del 50% nel comparto abitativo e del 50% in quella non residenziale.
Oggi l'incremento dei prezzi di energia e delle materie prime porta invece a un incremento dei costi per le imprese, soprattutto le manifatturiere, del 3,6%. (ANSA).