Giudici, violata la normativa statale
(ANSA) - GENOVA, 13 GIU - La Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale la disposizione della legge della Regione Liguria che, "in violazione della normativa statale", riduceva da dieci a tre anni il divieto di caccia nelle aree boscate percorse dal fuoco. La disposizione era stata approvata dal Consiglio regionale ligure nel 2008, ma con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della sentenza firmata dal presidente Giuliano Amato, dal redattore Giulio Prosperetti e dalla cancelliera Filomena Perrone, cessa di avere efficacia.
Soddisfazione viene espressa dalla Lega Abolizione Caccia.
In particolare, scrivono i giudici costituzionali, l'ambiente "delinea una sorta di materia "trasversale", in ordine alla quale si manifestano competenze diverse, che ben possono essere regionali, spettando (invece) allo Stato le determinazioni che rispondono ad esigenze meritevoli di disciplina uniforme sull'intero territorio nazionale e le Regioni, nell'esercizio delle loro competenze, sono tenute al rispetto delle prescrizioni statali e possono adottare norme che interferiscono con la tutela ambientale solo se elevano lo standard di protezione previsto dalla legislazione nazionale, legittimando interventi normativi regionali solo nel senso dell'innalzamento della tutela".
"La norma censurata, al contrario, non rispetta il limite prescritto dallo Stato e, riducendo la durata del divieto di caccia - si legge nella sentenza - sui territori percorsi da incendi da dieci a soli tre anni, finisce con l'abbassare lo standard di protezione ambientale". (ANSA).