Morte Corini: chiesta conferma della condanna per la sorella

Liguria

Pg: non uccise per soldi ma per non fare soffrire fratello

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(ANSA) - GENOVA, 04 MAG - Il procurator generale di Genova Roberto Aniello ha chiesto la conferma della condanna a 15 anni per Marzia Corini, accusata di aver ucciso nel 2015 il fratello, l'avvocato di Vip e calciatori Marco Valerio, con una sedazione letale. Per l'avvocato ed ex collega di studio dell'uomo, Giuliana Feliciani, ha invece chiesto la condanna a due anni per il falso e l'assoluzione per la circonvenzione di incapace. In primo grado era stata condannata a 4 anni. La sentenza arriverà domani. Secondo il pg la donna non avrebbe ucciso per soldi ma per non vedere più soffrire il fratello.
    Marco Corini era morto il 25 settembre 2015, lo stesso giorno in cui aveva programmato un incontro nella sua casa di Ameglia col notaio, per precisare le sue volontà sul testamento. Secondo la procura, la morte di Marco, malato terminale di cancro, era stata indotta da un'overdose di Midazolam, un sedativo iniettato all'uomo dalla sorella. Marzia Corini ha sempre sostenuto che fu per alleviare le sofferenze a fronte della morte imminente del fratello e nel rispetto dei protocolli sanitari. Per il pubblico ministero Luca Monteverde, all'esito dell'inchiesta dei carabinieri, quell'atto fu finalizzato a impossessarsi di un milione dell'eredità dalla quale sarebbe stata altrimenti estromessa.
    L'imputazione per Marzia Corini, medico anestesista che ha operato per diverse associazioni umanitarie in giro per il mondo, è di omicidio volontario e falso in testamento. Giuliana Feliciani era invece accusata di circonvenzione d'incapace e uso di testamento falso. (ANSA).
   

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