Azione fa parte del progetto europeo LIFEorchids
(ANSA) - GENOVA, 26 APR - Colorate, rare e dalle forme bizzarre. Sono le orchidee selvatiche alcune specie delle quali sono a rischio di estinzione. Per prendersi cura di questi fiori che crescono spontaneamente sul territorio ligure sono stati firmati questa mattina, presso le Palestrine dei Parchi di Nervi, speciali "accordi di custodia". A siglarli sono stati il Parco Regionale dell'Aveto, i Comuni di Bogliasco, Camogli, Sestri Levante e Zoagli. Era presente anche il Comune di Portofino, primo ente locale ligure ad essere "custode di orchidee". Con questo patto i Comuni si impegneranno in azioni di cura e conservazione del territorio per tutelare le orchidee selvatiche. Con il Comune di Portofino, primo comune ligure a diventare custode di orchidee in Liguria, salgono così a sei gli enti locali che entrano nella rete dei custodi di orchidee della regione. L'azione fa parte del progetto europeo LIFEorchids cofinanziato nell'ambito del programma LIFE. Le orchidee sono tutelate e conservate perché il loro habitat è a rischio.
Gli accordi sono stati siglati durante l'incontro "LIFEorchids: alla scoperta delle orchidee selvatiche e dei loro custodi", che si è tenuto questa mattina a Euroflora e a cui hanno partecipato Mariangela Girlanda dell'Università di Torino, Laura Cornara, UniGe, Jacopo Calevo, Royal Botanic Garden Kew e Mario Calbi, esperto di orchidee. La rete del progetto LIFEorchids, con l'Università di Torino capofila, ha tra i partner l'Università di Genova, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria di Sanremo, Legambiente Lombardia e Czech Union for Nature Conservation (Čsop), il Parco Regionale di Portofino, l'Ente di gestione delle Aree Protette del Po piemontese. (ANSA).