Restano ancora oscure le cause della morte di Silvia Crosetto
(ANSA) - IMPERIA, 31 MAR - Non fu un toro a provocare la morte di una insegnante che fu trovata morta in un dirupo a Cesio, nell'imperiese. Lo ha stabilito il gup Laura Russo di Imperia che ha assolto l'allevatore di Chiusanico, sopra Imperia, Alessandro Ghersi, proprietario del toro, accusato di omicidio colposo per la morte dell'insegnante di 44 anni Silvia Crosetto, originaria di Moncalieri (Torino).
La donna morì il 14 luglio del 2018 a Cesio, all'altezza del Passo del Ginestro per cause non ancora definite. In un primo tempo si pensava a causa di un toro lasciato incustodito, che era stata visto nelle vicinanze, e che la avrebbe spaventata facendola cadere da un precipizio.
Il pm Enrico Cinella Della Porta aveva chiesto una condanna a 8 mesi per il proprietario del toro mentre i legali della difesa, gli avvocati Carlo Fossati e Serena Pilati, avevano chiesto l'assoluzione dell'allevatore perché il fatto non sussiste. Non essendoci testimoni, sostengono i due avvocati, sono plausibili diverse ipotesi alternative sulla morte dell'insegnante e nessuna esclude l'altra. Tra queste c'è un possibile investimento da parte di un "pirata" della strada, eventualità per la quale sembrano propendere anche i periti. Ma non viene neppure escluso che la donna possa essere salita sopra la strada per motivi che non si conoscono ed essere scivolata nella scarpata. (ANSA).