A Savona binari investiti da terrazza. Ribaltata prima sentenza
(ANSA) - SAVONA, 28 MAR - Tutti assolti "perché il fatto non sussiste" per la frana che nel 2014 fece deragliare un treno intercity con 200 passeggeri che rimase in bilico sulla scogliera in provincia di Savona. Lo ha stabilito la sentenza della Corte di Appello di Genova che ha ribaltato quanto deciso in primo grado dal Tribunale di Savona in merito al deragliamento del treno Intercity 660 Milano-Ventimiglia a Capo Rollo di Andora (Savona), avvenuto il 17 gennaio del 2014. A causare il deragliamento fu una frana. Nel marzo 2020 l'inchiesta portò alla condanna di tre persone: il costruttore Damiano Bonomi e il tecnico Giovanni Bosi (2 anni), e Franco Dagnino, ex dirigente della Ferservizi Spa (20 mesi).
Crollò una terrazza adibita a parcheggio costruita sopra la ferrovia. Fin da subito la difesa ha sostenuto che a causare il cedimento sarebbe stato un evento improvviso e non prevedibile, dovuto alle precipitazioni intense dei giorni precedenti che avevano "caricato" le falde acquifere sotto il versante. I tre, accusati di disastro ferroviario, frana e crollo colposo, hanno presentato appello ed ora è arrivata l'assoluzione con formula piena. Le motivazioni non sono ancora state rese note. Lo stesso procuratore generale ha accolto le richieste di assoluzione, sembra dunque escluso un possibile ricorso in Cassazione.
Il giorno della tragedia sfiorata sul convoglio viaggiavano circa 200 passeggeri: sulla linea ferroviaria caddero oltre 2000mc di terra e rocce. Il treno rimase in bilico sul mare, senza precipitare: rimasero feriti alcuni passeggeri, il capotreno e due macchinisti. La circolazione ferroviaria nel ponente rimase paralizzata (il tratto era a binario unico). Il convoglio venne rimosso poco più di un mese dopo utilizzando una chiatta. (ANSA).