Carlo Felice: Zena, piace la commedia su emigrazione

Liguria

Applausi per l'opera di Lamberti

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(ANSA) - GENOVA, 12 MAR - Foyer del Carlo Felice di Genova affollato e bel successo, questo pomeriggio, per la prima assoluta di 'Zena (il viaggio dell'emigrante)', commedia musicale commissionata dal Teatro genovese al compositore Fabrizio Lamberti e al librettista Mauro Graiani. Punto di partenza la più celebre canzone genovese della storia, "Ma se ghe penso" che di per sé è già un racconto pieno di malinconia e di sogni: un genovese come tanti che sale su una nave e attraversa l'oceano per cercare fortuna a Buenos Aires. Si arricchisce ma Zena (Genova, in dialetto) è sempre nel suo cuore e alla fine decide di tornare.
    Tema affascinante e, purtroppo, drammaticamente attuale in questo momento in cui milioni di persone fuggono dalla loro patria invasa per cercare la pace. Se l'idea di base, dunque, è buona, la realizzazione non pare ancora 'completa'. In conferenza stampa era stato spiegato che lo spettacolo era previsto su un palcoscenico vero e quindi con un certo respiro narrativo: aver dovuto ripiegare sul foyer ha costretto a tagliare e limitare non solo il respiro narrativo, ma probabilmente anche il numero degli interpreti. Il tema dell'emigrazione, dunque, c'è, ma avrebbe avuto bisogno di più spazio e più tempo, con qualche riflessione ad esempio sulla nave-bestiame che trasporta gli emigrati, sull'accoglienza non sempre cordiale da parte degli argentini. I temi, insomma, sono toccati ma non approfonditi: potranno esserlo in un prossimo futuro considerando questa commedia come work in progress. Anche la musica, del resto, appare limitata a poche canzoni piacevoli, ma senza subbio potrebbe espandersi maggiormente.
    Bravissimi gli interpreti: l'attore Corrado Tedeschi (Bacci anziano) in video, gli attori-cantanti Raffaele Ficiur, Danilo Ramon Giannini, Andrea D'Andreagiovanni, Elisa Dal Corso e gli strumentisti Roberto Piga (violino), Joshua Fortiunato (contrabbasso e fisarmonica) e Dado Sezzi (percussioni) guidati dal compositore Lamberti al pianoforte. Un po' eccessiva l'amplificazione dello strumentale in rapporto alle voci e allo spazio acustico troppo riverberante. Repliche numerosissime per le scuole. (ANSA).
   

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