Ex ministro, piccolo sacrificio può portare grandi benefici
(ANSA) - GENOVA, 10 MAR - Gioca d'anticipo il sindaco di Imperia Claudio Scajola e prima che si arrivi all'eventuale razionamento energetico, come possibile conseguenza della guerra in Ucraina, riduce di un grado la temperatura di tutti gli immobili del territorio comunale. Lo fece anche 16 anni fa quando scoppiò la prima crisi tra Russia e Ucraina: nel 2006, da ministro delle Attività produttive firmò un decreto che imponeva di ridurre la temperatura interna degli edifici di un grado e di tagliare di un'ora il periodo giornaliero di attivazione dei riscaldamenti.
L'ordinanza comunale firmata dall'ex ministro prevede una temperatura massima di 17°C (più 2 di tolleranza) per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, e di 19°C (più 2 di tolleranza) per tutti gli altri edifici. Dal provvedimento sono esclusi gli ospedali, le cliniche e le case di cura e altre strutture assimilabili, gli edifici destinati allo svolgimento di particolari attività per esigenze tecnologiche o di produzione.
"Facciamo tutti un piccolo sacrificio nella consapevolezza che, se attuato su larga scala, potrebbe comportare grandi benefici per la comunità - ha detto Scajola -. Per contrastare la riduzione di approvvigionamento e calmierare l'aumento dei costi, come Paese siamo costretti a intaccare i nostri stoccaggi di gas ma non possiamo permetterci di scendere sotto un certo limite sia per ragioni tecniche che strategiche. Ridurre i consumi diventa fondamentale e da Imperia vogliamo lanciare un segnale". (ANSA).