Cibi avariati e scarsa igiene, polizia locale chiude 30 locali

Liguria

A Genova anche carne a terra, insetti, surgelati senza scadenze

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(ANSA) - GENOVA, 09 MAR - Sono 30 le chiusure temporanee per violazione delle norme igienico sanitarie in locali genovesi, 22 dei quali nel centro storico, su 225 controlli, di cui 119 nel centro storico. Questo il bilancio di un anno di attività sul fronte della sicurezza alimentare e della somministrazione da parte della polizia locale di Genova in collaborazione con la Asl3. Il report è stato presentato dall'assessore alla Polizia locale Giorgio Viale, dal comandante Gianluca Giurato e da Marco Roveta, direttore della struttura complessa Igiene e alimenti e nutrizione della Asl3.
    Dal febbraio 2021, la legge vuole che solo le aziende sanitarie e i Nas possano contestare gli illeciti relativi alle irregolarità in materia alimentare ma il personale e le forze di polizia afferenti legati ad altre istituzioni che sospettino la presenza di non conformità nei settori degli alimenti e della sicurezza alimentare ne possono dare tempestiva segnalazione alle Asl. Cibi avariati, assenza di acqua calda per l'igienizzazione dei locali, prodotti surgelati estratti dalle confezioni originarie e conservati in maniera impropria, insetti, carne lasciata per terra e poi servita sono solo alcune delle situazioni illecite che hanno portato alla chiusura temporanea dei locali.
    "L'argomento è delicato - dice l'assessore Viale - perché il mancato rispetto delle più basilari regole può provocare problematiche anche serie nei consumatori, all'azione della Asl si affianca quindi quella degli agenti per una verifica costante e capillare". I casi che comportano la chiusura temporanea immediata degli esercizi commerciali riguardano cattiva conservazione degli alimenti, sporcizia nei locali in cui vengono prodotti e confezionati i cibi, presenza di insetti negli spazi in cui sono conservati. "Non dimentichiamo anche la lotta alle frodi alimentari, cioè alimenti non conformi alle normative vigenti e di cui non si conosce la provenienza - aggiunge Gianluca Giurato, comandante della Polizia Locale di Genova -. Un reato che non solo va a toccare la salute del consumatore, ma crea anche danni economici ai produttori poiché si generano situazioni di concorrenza sleale". (ANSA).
   

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