(ANSA) - GENOVA, 22 FEB - Tre omaggi floreali al cimitero e uno in mare. Una sessantina di persone, parenti dei defunti scivolati in mare nel parziale crollo del cimitero di Camogli a causa del cedimento della falesia, si sono dati appuntamento oggi a un anno esatto dalla tragedia in cui 415 defunti finirono sulla scogliera e in mare: 365 sono stati recuperati, di questi 57 sono stati identificati. Di 50 non si sa più nulla.
Coordinati dal comitato Caligo su Camogli, nato per agevolare i parenti nel confronto con il comune, i presenti hanno lasciato dei fiori sui loculi nuovi "dove alcuni di quelli recuperati sono stati ricollocati" spiegano; un altro mazzo sulla porta della camera mortuaria "dove ci sono le spoglie di chi dev'essere ancora riconosciuto" e un mazzo di fiori nell'ala del cimitero crollato "dove c'erano i nostri cari e ora non ci sono più".
Amarezza, tristezza e un pizzico di polemica accompagna i presenti. Uno di loro racconta "mia moglie ha perso 9 parenti, due forse sono stati ritrovati, dico forse perché non ho avuto una comunicazione ufficiale".
È soprattutto per loro il lancio di fiori dal battello "per quelli che sono ancora in fondo al mare. Ci saranno anche le ceneri di mia nonna - precisa un presente - e pensare che non sapeva nuotare".
Il sindaco Francesco Olivari, che questa mattina ha posizionato una corona a ricordo nel cimitero cittadino, spiega che "grazie a un contributo di Regione Liguria si potrà redigere un progetto di fattibilità per la messa in sicurezza della falesia". (ANSA).