La verità è un vulcano inarrestabile e travolgerà i responsabili
"Ieri è finita la requisitoria dei pm nel procedimento per il crollo del ponte Morandi. Gli elementi gravissimi emersi dovrebbero lasciare sbigottiti tutti i cittadini che per anni hanno rischiato la loro vita, ma non solo. E invece pare essere calato il silenzio". Lo afferma Egle Possetti presidente del Comitato ricordo vittime ponte Morandi dopo la richiesta di rinvio a giudizio per 59 imputati nel corso dell'udienza preliminare.
"Ci sono elementi importanti e incontrovertibili - continua Possetti - che sono emersi, che ovviamente dovranno passare il vaglio processuale, ma gettano fin d'ora una luce enorme sulla vicenda. La nostra sensazione è che la gravità di quanto avvenuto sia largamente sottovalutata. Quello che lascia stupefatti è che molti non diano il dovuto risalto all'evoluzione di questa vicenda che è una delle grandi vergogne nazionali, non vorremmo pensare alle voci di corridoio che sussurrano che questa 'scarsa attenzione sia voluta', non vogliamo crederci come cittadini italiani".
"Forse abbiamo annoiato noi parenti - conclude - con le nostre storie tristi ed i media vogliono dare un po' di serenità a questa nazione, ma l'evoluzione della pura vicenda non può essere messa sotto traccia, non può essere nascosta. Ma la verità è un vulcano e quando uscirà in modo definitivo sarà inarrestabile e travolgerà anche tutti coloro che avranno contribuito a celarla o addomesticarla, per ora sono 59. Questa battaglia è anche una lotta di civiltà per tutti, per l'equità, per la giustizia, per il cambiamento, non dimenticatelo".