'Manca guida, gestione nel caos.Coinvolgere pubbliche assistenze
"La situazione del covid in Liguria è nel caos: i positivi sono in aumento in controtendenza rispetto al resto del Paese, il monitoraggio è saltato e i positivi all'autotest circolano per andare in farmacia a fare il tampone di conferma. Il presidente Toti, da Roma, parla solo di modifica delle restrizioni, ed è sordo a qualsiasi proposta". Lo denuncia il capogruppo del Partito Democratico-Articolo Uno in Consiglio regionale Luca Garibaldi al termine della riunione della commissione Sanità convocata per discutere sull'andamento della variante Omicron in Liguria. "Il presidente Toti non si è nemmeno presentato in commissione - interviene il capogruppo di Linea Condivisa Giovanni Pastorino -, la sanità ligure è senza comando, mal gestita da una serie di strutture accavallate tra 5 Asl per un milione e mezzo di abitanti, Alisa e il coordinatore della struttura di missione Giuseppe Profiti, non si capisce più cosa faccia ciascuno, il tracciamento covid è saltato e l'unica certezza sono i profitti dei privati e delle farmacie. Il rapporto tra la Regione Liguria e il sistema scolastico è devastante e ci sono migliaia di malati fantasma non conteggiati".
"Il monitoraggio dell'epidemia in Liguria è completamente saltato, al punto che lo stesso Istituto Superiore di Sanità ritiene la Liguria tra le Regioni 'non valutabili' e con un indice Rt non attendibile", afferma Garibaldi.
"L'emergenza tamponi si può risolvere anche coinvolgendo le parafarmacie e le pubbliche assistenze - propone il capogruppo M5S Fabio Tosi -. La curva ascendente è tale che le farmacie e le Asl non riescono a far fronte alle richieste, come ben dimostrano le lunghe code cui sono sottoposti i liguri. La sanità regionale deve snellire le procedure e gli strumenti a disposizione sono ormai noti: coinvolgere le parafarmacie e le pubbliche assistenze è una possibilità concreta e le scuse per non farlo sono ormai obsolete".