Siamo una delle stazioni appaltanti del Paese.
(ANSA) - GENOVA, 14 GEN - Era partito nel 2019 con 1 miliardo di investimenti per arrivare a oggi a 2,274 miliardi. E' il programma straordinario delle opere che cambierà il volto del porto di Genova, che a 36 mesi dall'avvio ha completato l'aggiudicazione di quasi tutte le opere, ad esclusione della nuova diga che da sola vale 950 milioni, l'opera più imponente, che sarà appaltata ad aprile di quest'anno. "E' un programma di interventi in ambito portuale e cittadino fra i più grandi mai visti in un porto, che ci porta ad essere una delle più grandi stazioni appaltanti del Paese: i numeri non sono molto distanti da stazioni appaltanti come Anas o Ferrovie dello Stato" sottolinea il presidente dell'Autorità di sistema portuale di Genova, Savona e Vado Ligure, Paolo Emilio Signorini, facendo il punto con il sindaco di Genova Marco Bucci e il presidente della Regione Giovanni Toti sull'attuazione del programma varato con la legge 130 del 2018, il cosiddetto decreto Genova, nato dopo il crollo di Ponte Morandi. Dentro ci sono interventi stradali, ferroviari, la riqualificazione del Waterfront di levante e dell'Hennebique, lo storico silos prima costruzione in cemento armato in Italia, l'ampliamento e la riqualificazione dell'aeroporto, la nuova Torre Piloti, lo spostamento dei depositi costieri. In tutto 27 interventi (con 20 cantieri già avviati e 62 gare aperte). "Nei 4 anni che traguardano il completamento di quasi tutte le opere, ad eccezione della diga - spiega Signorini - i cantieri coinvolgeranno 22 mila occupati diretti (circa 5 mila persone in media impegnate ogni anno) che sommando indiretti e indotto saliranno a 38 mila unità, con un valore aggiunto diretto di 1 miliardo e 2,1 fra diretto, indiretto e indotto". Fra cantieri e ripresa dei traffici il 2022 sarà l'anno della diga con l'aggiudicazione e poi la partenza dei lavori prevista a fine 2022: "La diga è di gran lunga il principale intervento per il benessere di questa città". (ANSA).