Violenza donne: questura Savona inaugura stanza 'protetta'

Liguria

Questore, locali asettici non mettono a loro agio vittime

Per migliorare la battaglia contro la violenza sulle donne è stata inaugurata questa mattina a Savona la stanza d'ascolto protetto presso la questura. E' stata chiamata "Girasole", nome scelto da una donna che ha subito violenza dal compagno: "E' un fiore con uno stelo eretto e va verso il sole e si lascia alle spalle l'ombra", ha sottolineato il questore Giannina Roatta. Con lei c'erano il presidente della Provincia Pierangelo Olivieri, il giudice Fiorenza Giorgi, la dirigente della squadra mobile Rosalba Garello, il presidente di Fondazione De Mari Luciano Pasquale, il vescovo emerito di Savona-Noli monsignor Vittorio Lupi.
    Una zona della stanza è dedicata ai bambini e nell'altra è presente un dispositivo informatico che riprende quello che succede all'interno attraverso un sistema audio video. Allestita negli uffici della questura, è finalizzata a garantire un supporto adeguato alle vittime di violenza: "Ci siamo resi conto - ha detto il questore Giannina Roatta - che i locali della questura sono asettici e non sono idonei a garantire il comfort necessario alle vittime affinchè si sentano a loro agio".
    Un'iniziativa apprezzata fin da subito da Fondazione De Mari: "Abbiamo accolto a braccia aperte questo progetto che ci è stato presentato. Ci occupiamo di utilità sociale. Per noi dare supporto e sostegno al lavoro delle forze dell'ordine rientra pienamente nei nostri scopi. La Polizia riesce a lavorare meglio e con più efficacia e ottenere maggiori risultati. Permette una ricaduta su chi usufruirà di questo servizio che si sentirà in un ambiente amichevole". 

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