Clima: Fai,visita S.Fruttuoso per capire effetti e strategie

Liguria

Primo appuntamento in occasione della conferenza di Glasgow

(ANSA) - GENOVA, 27 OTT - Dal 31 ottobre al 12 novembre si terrà a Glasgow la conferenza ONU sul cambiamento climatico (COP26) nella quale si riuniranno 197 capi di Stato per capire come agire per arrestare e mitigare il riscaldamento globale.
    Per accompagnare i lavori di questo momento storico il Fai - Fondo per l'Ambiente Italiano ha deciso di fare la sua parte con l'iniziativa #FAIperilclima.
    Dal 30 ottobre al 14 novembre la Fondazione organizzerà una serie di visite speciali e passeggiate con esperti in climatologia, geologia, botanica, zoologia che da un lato illustreranno gli effetti dei cambiamenti climatici sui Beni del Fai, e più in generale sul Paese, e dall'altro mostreranno strategie e progetti di adattamento ai cambiamenti climatici avviate nei Beni e nei loro territori.
    Il primo appuntamento, in programma sabato 30 ottobre alle ore 11:30, coinvolgerà l'Abbazia di San Fruttuoso a Camogli (Genova), dove verrà proposta una visita speciale dedicata al tema del dissesto idrogeologico, le sue criticità e le forme di prevenzione possibili. Partendo dal disastroso evento alluvionale che il 25 settembre 1915 modificò sia il paesaggio che il monumento di San Fruttuoso, l'architetto Alessandro Capretti, Property Manager del Bene, racconterà l'impegno del FAI, in sinergia con il Comune di Camogli e il Parco Naturale Regionale di Portofino, per mitigare il pericolo idrogeologico dovuto agli eventi meteo-idrologici estremi che mettono a rischio il borgo con i suoi residenti e l'abbazia di cui la Fondazione si prende cura quotidianamente.
    In compagnia del professor Francesco Faccini, docente presso il Distav - Università degli Studi di Genova, e del dottor Guido Paliaga, geologo e ricercatore presso il CNR - Irpi di Torino, si scopriranno poi sul campo le problematiche legate al dissesto idrogeologico nel borgo di San Fruttuoso, come gli effetti dei cambiamenti climatici vadano a incidere negativamente su queste criticità e quali forme di prevenzione si stanno mettendo in campo per contrastare questi fenomeni, grazie ai progetti europei Interreg Maritime TRIG-Eau e Horizon 2020 RECONECT.
    (ANSA).
   

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