21 miliardi invece di 13 dicono i senatori
"L'operazione di acquisizione di Aspi da parte di Cdp costerà allo Stato 21 mld di euro perché, oltre al valore quantificato per le quote, c'è l'accollo dei debiti più i costi delle manutenzioni che avrebbe dovuto eseguire Aspi. È una cifra di gran lunga maggiore della cifra che lo Stato avrebbe speso se avesse applicato l'articolo 9 bis della concessione, cioè il recesso. In quel caso sarebbero stati 13 mld". Lo hanno detto i senatori Mattia Crucioli e Nicola Morra, presidente della commissione antimafia, in una conferenza stampa a Genova.
"E' necessaria la massima trasparenza su questa operazione - hanno aggiunto - invece abbiamo ricevuto finora solo una risposta negativa dalla Avvocatura dello Stato che ha dichiarato che c'è la segretezza sul contratto dello scorso giugno".
"Perché si sopporta un costo superiore a quello che si sarebbe ottenuta con altre strade lecite - ha aggiunto Morra-?. Evidentemente agli investitori privati è stata prospettato un profitto molto alto. Si può immaginare che il prossimo piano economico sia lacrime e sangue per il cittadino utente".
Crucioli ha parlato anche di risarcimenti. "Saranno a carico di vecchi e nuovi proprietari, fino a 150 milioni paga Atlantia, da 150 a 459 paga il 75% Atlantia e il 25% Cdp, da 459 in poi paga solo lo Stato. Poiché è assurdo che paghi lo Stato è necessaria la massima trasparenza". "Per questo motivo sarebbe importante conoscere le richieste risarcitorie da parte del Comune di Genova e della Regione Liguria. Ma c'è una cappa totale di omertà, una mancanza di trasparenza da parte del Comune di Genova e della Regione Liguria e anche da parte del Ministero" ha aggiunto il senatore.
Il senatore ex grillino ora in 'L'alternativa c'è' ha parlato anche del processo. "Io spero che non si arrivi al patteggiamento, che sarebbe un accordicchio per non ledere gli accordi del contratto di acquisizione delle quote di Aspi da parte di Cdp e privati. Se come si ipotizza leggendo le carte quel ponte è crollato per la mancata manutenzione per risparmiare e dare utili ai soci, ci deve essere la pena massima". Secondo il senatore "per quel tipo di reato, in caso di condanna, la società Aspi potrebbe essere sottoposta a revoca o sospensione della concessione. Ma uno dei modi che Aspi potrebbe avere per ridurre il rischio di sanzioni interdittive è la riparazione alle conseguenze oppure ottenere il patteggiamento, che è l'obiettivo caldeggiato da Atlantia". Per Crucioli si rischia l'assurdo: "lo Stato potrebbe acquistare una società vuota".
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